capitello, serie di Giamberti Giuliano detto Giuliano da Sangallo (sec. XV, sec. XX)
capitello
post 1966 - post 1966
Collarino, capitello ionico con baccellature scanalate verticali, fila di perle, ovoli, dentelli, fiori, foglie e girali, volute
- OGGETTO capitello
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MATERIA E TECNICA
pietra serena/ scultura/ incisione
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ATTRIBUZIONI
Giamberti Giuliano Detto Giuliano Da Sangallo (1445 Ca./ 1516)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella vita di Giuliano da Sangallo il Vasari ricorda il chiostro come la prima opera dell'artista. La notizia è tuttavia contraddetta dalla somiglianza fra alcuni elementi architettonici (trabeazione e capitelli ionici) e la lanterna di Santa Maria delle Carceri a Prato, iniziata verso il 1485. Il ritrovamento da parte di di Alison Luchs, nelle carte della famiglia Salviati di Pisa, di un pagamento al 19 marzo 1491 per "la costituzione del chiostro e della cappella del Cestello", ha permesso di precisare di più l'inizio dei lavori. A conferma di ciò è anche un pagamento dei cistercensi a Giuliano e Antonio da Sangallo in data 22 febbraio 1491 per un modello probabilmente del chiostro. Per la prima trabeazione la Luchs rimanda a prototipi medievali come il duomo di Civita Castellana, ma indica anche la somiglianza con il pronao della cappella Pazzi. Un disegno di Francesco da Sangallo, databile al 1561 e probabilmente fedele al progetto originale, rivela poi la presenza di un arco al centro di ciascuno dei quattro lati. Rimasto incompiuto, la parete destra tamponata, fu completato solo dopo il 1966; in quell'occasione si poté vedere che nel lato destro solo tre colonne erano state montate. Il Vasari nella vita del Sangallo informa che l'artista utilizzò per il capitello, un modello di marmo antichissimo trovato dal vescovo Leonardo Salutati e conservato nella sua casa di via San Gallo. All'epoca di Vasari il capitello era di proprietà di Giovanni Battista Ricasoli, vescovo di Pistoia. Secondo il Marchini il modello potrebbe identificarsi con quello di marmo giallo a Casa Buonarroti. Per la Luchs il capitello antico potrebbe essere appartenuto allo stesso Giuliano da Sangallo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161991
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0