miniatura di Boccardi Giovanni detto Boccardino il Vecchio (attribuito) (primo quarto sec. XVI)

miniatura, 1500 - 1514

Iniziale grande con storia M (issus est Gabriel), rubr. Sabbato ante primam dominicam de adventu. Il corpo della lettera, azzurro con motivi a filigrana in bianco, su campo oro, è ornato in alto e in basso da foglie di acanto di cui quelle laterali danno origine a tralci con volute. Dalla voluta situata in corrispondenza dell'angolo superiore sinistro si sviluppa una complessa decorazione a tralci vegetali con fiori d loto e rosette, che invade l'intero margine sinistro della carta e tutto il margine superiore, al centro del quale un fiore di loto azzurrp, capovolto, si trasforma in una maschera. Al centro del margine inferore è raffigurato un tondo con figura, circondato da un motivo decorativo a simmetria assiale, che si sviluppa a partire dalla base: due cornucopie, unite da un anello, danno origine e due esseri fantastici dal torso umano, la cui testa è coperta da un fiore capovolto che termina in un corno. Dalle cornucopie nascono anche piccoli delfini e tralci a volute con rosette disposte di profilo e boccioli, con due caulicoli desinenti ciascuno in una maschera, in cui si specchia ciascuno dei due esseri viventi. Tutta la decorazione lungo il margine inferiore della carta è inframezzata da piccoli boli dorati ornati all'esterno da un sottilissimo motivo a filigrana

  • OGGETTO miniatura
  • ATTRIBUZIONI Boccardi Giovanni Detto Boccardino Il Vecchio (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
  • INDIRIZZO P.zza S. Marco 3, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'Antifonario fu miniato agli inizi del XVI secolo per la Badia fiorentina, ma non ci sono pervenuti documenti di pagamento relativi a questo codice. Dopo la soppressione del monastero in seguito alle leggi eversive del 1866, il 17/09/1867 passò al Museo di San Marco. Dai volumi dei Creditori e Debitori della Badia si ha notizia di unn "libro pasquale, miniato da Giovanni di Giuliano Boccardi", la cui rilegatura fu terminata il 5 marzo 1518, probabilmente la continuazione del cod. 546 contenente la prima parte dell'anno liturgico. Il codice citato non è pervenuto ma il suo contenuto era identico a quello del cod. 549 (cfr. inv. 1918 di San Marco), documentato come di altra mano (cfr. Scarlatti 1982). Si può considerare il codice 546 coevo rispetto a quel "libro pasqule" ed eseguito dallo stesso pittore, dal momento che tutte le iniziali miniate presentano uniformità di stile e possono essere assegnate tutte allo stesso autore, ritenuto il Boccardi dal Chiarelli, che considera l'attribuzione probabile, e dal Del Conte, che la ritiene sicura. Quest'ultimo basa le sue argomentazioni, oltre che sul documento sopra ricordato,anche sull'analogia stilistica delle miniature del codice 546 con quelle del codice 544, documentato come eseguito dal Boccardi, che reca in c. 1r le iniziali "G.B.", firma del pittore. L'analogia stilistica emerge sopratutto dal confronto tra le miniature di c. 1r in entrambi i codici, in cui è raffigurato il re David, che hanno come sfondo due paesaggi quasi identici con il fiume, le rocce e la città di Gerusalemme
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161789-3
  • NUMERO D'INVENTARIO S. Marco e Cenacoli 546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di San Marco - Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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