ritratto di Giovan Francesco Ferroni

lapide commemorativa, 1742 - 1742

La lapide rettangolare in marmo bianco è delimitata da un'ampia cornice in pietra serena inferiormente sagomata e ornata ai lati da intarsi di marmo giallo. Al di sopra un cornicione in lieve aggetto ed una sorta di frontone curvilineo in pietra serena con al centro una nicchia ovale che racchiude uno bassorilievo scolpito in marmo bianco

  • OGGETTO lapide commemorativa
  • ATTRIBUZIONI Ticciati Girolamo (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide, datata 1742, fu posta per commemorare Giovan Francesco Ferroni, cittadino fiorentino, che, alla sua morte, lasciò eredi dei propri beni, i padri di San Giovanni di Dio; la struttura architettonica che la circonda si ripete, identica, attorno ad altre tre lapidi, poste sempre alle pareti dell'atrio, recanti però iscrizioni ottocentesche; il busto del Ferroni, scolpito in bassorilievo, è modellato secondo i canoni ufficiali della ritrattistica del periodo ed è opera di Girolamo Ticciati che lo aveva scolpito già prima del 1740, anno della sua morte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161452
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2012
  • ISCRIZIONI intera lastra - IL M(AES)T(R)O REV(EREN)D(O) SIG(NOR) GIO(VAN) FRA(N)C(ESCO) DEL QUOND SILVESTRO FERRONI CITTADIN(O) FIO/ REN(TINO) AVENDO VEDUTO SI IL VITTO MISERABILE DE RELIGIOSI DI QUESTO CON/ VENTO A FIN DI SOLLEVARE E MANTENERE I POVERI INFERMI, COME/ ANCHE LE LOR GRAVI FATICHE PER ASSISTERE AI MEDESIMI FECE TE/ STAMENTO ROGATO DA S(IGNOR) GIUSEPPE GIUNTI NOTARO PUBBLICO FIO/ RENTINO IL DI 10 S(ETTEM)BRE 1741 E LASCIO' EREDI I P(ADRI) DI S. GIO(VANNI) DI DIO DI QUE/ STA CITTA'. VOLENDO CHE I FRUTTI DI TUTTA LA D.SUA EREDITA' DETRAT/ TI GLI ANNUI LEGATI SERVANO P(ER) FARE DUE REFEZIONI IL MESE A TUTTI/ I RELIGIOSI SUD. CON LA SPESA DI SCUDI QUATTRO P(ER) VOLTA OLTRE/ LA SPESA ORDINARIA E SOPRAVANANZO LA RENDITA INTENDE CHE SI/ DIA OGNI GIORNO UNA PIETANZA IN PIU' A CHI LA NOTTE AVERA ASSISTITO/ AGLI INFERMI CHE SE POI D. RENDITA NON S'ESTENDESSE A TANTO V VOLE/ CHE NIENTEDIMENO FACCIANO DUE REFEZIONI IL MESE A PROPORZIONE/ DELLA RENDITA CON LA RECADUCITA' IN MANCANZA DI QUESTA SUA/ VOLONTA' A BUO - a incisione - italiano aulico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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