portantina di Busi Francesco e Dani Lorenzo bottega (primo quarto sec. XIX)

portantina, 1822 - 1822

La cassa della portantina è di legno verniciato a pulimento in color verde scuro con fregi e tocchi dorati; presenta scorniciature tutte dorate e posa sul dorso di quattro draghi alati in bronzo dorato. Esternamente, a metà dell'altezza, ha una fascia a fondo dorato con ornati a chiaro e scuro, mentre sulla parte anteriore sono presenti due "Fama" alate, che fiancheggiano un ovale nel quale è rapportato la cifra "L" con corona in bronzo dorato. Circonda i perimetri del cielo e del bassofondo un motivo floreale a traforo in bronzo dorato. Il cielo è esternamente ricoperto di cannettè di seta verde con guarnizione in giro di ermisino color verde e dorato. L'interno è rivestito di cannettè di seta verde su fondo su fondo in oro filato. Il sedile ha strapunto staccato ripieno di crine e coperto della stessa stoffa ed altro strapunto posa piedi guarnito di piccolo gallone a treccia d'oro. La pedana è coperta da un tappero di velluto. Arricchisce l'interno una drapperia d'ermisino bianco disposta a centine che orna tutta la parte superiore ed ha quattro cascate negli angoli. La drapperia è guarnita da una frangiolina in oro lamellare e seta con nappettine simili a ciascuna ripresa

  • OGGETTO portantina
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    SETA
    legno/ scultura/ pittura/ doratura
  • MISURE Profondità: 88 cm
    Altezza: 170 cm
    Larghezza: 135 cm
  • ATTRIBUZIONI Busi Francesco E Dani Lorenzo Bottega (notizie 1821-1850)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Carrozze
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO Piazza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La portantina a bussola fu consegnata dai manifattori, i valigiai Francesco Busi e Lorenzo Dani, alla Guardaroba di Palazzo Pitti il 30 ottobre 1822 (I. R. C. 4140 ottobre 1822). Fu realizzata per il futuro battesimo del primo figlio del Principe Ereditario Leopoldo, avvenuto nel Dicembre successivo (nacque Maria Carolina). La bussola doveva servire per trasportare la Principessa puerpera dai suoi appartamenti della Meridiana al Battistero nel giorno del battesimo. Il primo progetto della portantina fu sottoposto all'approvazione del Granduca il 30 Luglio 1822: il Primo Guardaroba suggeriva un rivestimento in velluto bianco con guarnizioni e frange in oro e dipinture, all'esterno con tralci a meandro ed "F" coronata, graffita nei due fondi laterali. Una ghirlanda in bronzo dorato, tutt'intorno al cielo della portantina, era necessaria come le quattro zampe a tutto tondo, a forma di grifo. Il progetto sembrò troppo frivolo al Granduca che suggerì di abolire qualsiasi guarnizione esterna, lasciando solo le "F" coronate, e soprattutto, scartando il colore bianco e proponendo uno qualsiasi, purché cupo (I. R. C. 2223 doc. 99). Le idee granducali non furono gradite al Primo Guardaroba, che, con pazienza, indusse il Granduca Ferdinando a miglior consigli: accondiscese sul colore proponendo il verde, non concesse nulla sulla decorazione esterna, che doveva esserci, se pur limitata, perché l'oggetto assumesse un tono consono alle circostanze. Il 9 settembre 1822 il Granduca accetta i nuovi suggerimenti ed approva il secondo progetto, che è quello definitivo e realizzato (I. R. C. 2223 doc. 142). Il 28 ottobre 1822 la bussola è terminata ed il Primo Guardaroba rimette i conti dei manifattori sollecitandone il pagamento per 7860 lire. Il 30 ottobre 1822 il Direttore dei conti stende mandato di pagamento (I. R. C. 4140 ottobre 1822). La portantina fu usata anche in seguito per i battesimi degli altri figli di Leopoldo, che alla morte del padre sostituì sulla bussola la "F" con la "L", che tutt'oggi si vede. Ispirata a modelli tardo Settecenteschi, la bussola presenta una decorazione tipicamente "Restaurazione": si veda il motivo delle "FAMA" alate dipinte sul fregio, accompagnate dal particolare meandro fitomorfo, i grifi a tutto tondo quali zampe di sostegno. Gli artigiani che fabbricarono la portantina, sono gli stessi che eseguirono le tre carrozze da gala presenti nel museo (cfr. schede con foto A. F. S. n. 249187-249168-249179), coloro i quali assorbirono per almeno vent'anni la maggior parte del lavoro del settore veicoli commissionato dalla Corte. Come per le berline da gala Busi e Dani coordinarono il lavoro di tutti gli altri artigiani: lo spinettaio Mazzuoli con i suoi ricchi e sofisticati galloni, il pittore Ferdinando Moretti, il doratore Tommaso Vanni, il bronzista Andrea Fondelli, il cassaio Egidio Marini, l'intagliatore Iacopo Bardi, il vetraio Pietro Sporti. La portantina appartenne fino al 1922 all'Amministrazione dei Mobili di Palazzo Pitti per passare, in quell'anno, al Museo delle Carrozze. La storia inventariale dell'oggetto si ferma al 1864 per rimando ad improbabili inventari di "corredi"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900160474
  • NUMERO D'INVENTARIO Carrozze, finimenti, bardature 104
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI su etichetta all'interno sotto il guanciale - Busi e Dani fabbricanti carrozzieri - Piazza Rucellai, Firenze -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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