Paese con due bambini. paesaggio con figure

dipinto, ante 1867 - ante 1867

N.P

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Gelati Lorenzo (1824/ 1895)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto giunse all'Accademia, dove è documentato nel 1867, probabilmente per acquisto del ministero della pubblica Istruzione ad una Promotrice fiorentina. Dal punto di vista stilistico presenta due aspetti divergenti; da un lato la traccia di una tangenza, ancora ipotetica ma comunque probabile, dell'autore con i Macchiaioli, che sembra risolversi a livello formale in una pittura attenta agli effetti di luce, quasi coagulati in pennellate brevi e pastose: si considerino a questo riguardo le due figure di contadinelle, specie la maggiore, che presentano qualche analogia con i primi studi di Signorini a La Spezia nel 1858, e con quelli che lo stesso pittore faceva ancora in quei luoghi come Banti tra il 1859 e il 1861; ricordando anche come particolare non secondario che, come informa il Cecioni (1905, p. 318), il Banti acquistò tre quadri del Gelati per la sua collezione. Quello del Gelati con i pittori macchiaioli fu un incontro facilitato non solo dagli interessi che egli rivelava già nel piccolo olio della collezione Martelli datato 1850, ma anche dall'esperienza compiuta nel gruppo di Staggia intorno alla metà degli anni Cinquanta della quale resta una testimonianza nel commento del Sezanne sui quadri esposti nel 1855, quando il Gelati, "diligente e sagace imitatore della natura", è lodato "per ispontaneità di tocco e per la tinta grassa e sucosa non tormentata da inutili lisciature". Accanto a questi interessi sembra però di ritrovare anche l'adeguarsi a più convenzionali modelli proposti negli anni fra il 1860 e il 1865 dalla produzione del Donnini e dei fratelli Markò, per i quali forse l'esperienza della scuola di Staggia era passata senza produrre sostanziali cambiamenti di stile: infatti nell'impianto generale e nello sfondo, che pure trattengono ancora qualche traccia di immediatezza di pittura e di ariosità (caratteri nei quali il Gelati poteva tradurre l'influsso dei Macchiaioli) predominano piattezza di fattura e banalità di rapporti cromatici. Questa bipolarità stilistica del Gelati è avvertita da un cronista del Giornale dell'Esposizione Italiana del 1861 che, commentando una "Veduta del Castello di Staggia", così si esprimeva: "pittor diligente, fedele ai precetti della buona scuola del paesaggio, e perciò lontano tanto dal leccato, dal pettinato della maniera di certi pretesi classici, quanto dall'arruffato, dall'abborracciato e dagli effetti disparati e disperati di certi maestri imbratta, i quali si danno oggi titolo di novatori e di capiscuola " (cfr. Giornale, Firenze 1861, n. 26, 8 maggio 1862, p. 204)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900158780
  • NUMERO D'INVENTARIO Acc. n. 388
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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