allegoria della Pietà

tabernacolo,

Tabernacolo ad edicola di forma rettangolare e coronamento a cuspide. Ai lati due grossi pilastri in pietra poggianti su ampia base. Al centro è l'edicola ogivale contenente l'affresco, e sotto, una lapide con iscrizione. Ai lati dell'arco ogivale della parte centrale sono due teste di cherubini e foglie d'acanto. La zona superiore è composta da una cornice, da un largo zoccolo, da una cuspide terminante con una croce, è un medaglione raggiato con al centro il simbolo della Santissima Trinità: triangolo con al centro l'occhio

  • OGGETTO tabernacolo
  • MATERIA E TECNICA pietra serena/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Toscana
  • LOCALIZZAZIONE edicola
  • INDIRIZZO Lungarno Soderini, Torrino detto di Santa Rosa, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tabernacolo sorge nel luogo ove anticamente era un monastero, fuori delle mura, dove nel 1313 furono ricoverate alcune religiose venute da un convento della Valdipesa, detto della Beata Vergine e di San Barnaba a Torri. Nel 1335 queste suore cedettero il monastero ai monaci Guglielmiti che vi rimasero fino al 1564. In alcune stanze annesse al convento si radunava una compagnia di uomini sotto il titolo di Santa Rosa, per la qual compagnia il pittore Domenico Ghirlandaio aveva dipinto l'affresco con la Pietà, oggi nel tabernacolo in esame. Durante l'assedio del 1529 il convento di San Guglielmo presso cui era l'oratorio, essendo fuori la Porta, venne distrutto dai fiorentini per far terra bruciata tutt'intorno le mura. Dalla demolizione si salvò soltanto l'oratorio della Compagnia di Santa Rosa, annesso al Convento, forse per rispetto alla sacra immagine della Pietà ivi dipinta pochi decenni prima dal Ghirlandaio. L'oratorio così rimasto in piedi passò di proprietà alla famiglia Concini e, in seguito agli Antinori. Nel 1743 veniva demolita la chiesa di Santa Maria del Cantone, con l'annesso convento, che si trovava proprio ove è ora il tabernacolo. Nel 1856, con la demolizione del vecchio oratorio di Santa Rosa, già passata di proprietà agli Antinori, si provvide a proteggere l'affresco del Ghirlandaio con il nuovo tabernacolo, che venne addossato al Torrino, detto per questo di Santa Rosa. L'edificazione, come indica la lapide posta all'interno del tabernacolo sotto l'affresco della Pietà, avvenne per interessamento del Comune di Firenze e del Regio Erario, conseziente Vincenzo Antinori. Il tabernacolo è citato anche dal Carocci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900157572
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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