episodi dell'infanzia di Cristo
dipinto,
1375 - ca 1385
Jacopo Di Cione Detto Jacopo Orcagna (bottega)
notizie 1365/ ante 1400
Tavola a fondo oro; le tre scene sono divise da fasce decorate a incisione e punzonatura
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Jacopo Di Cione Detto Jacopo Orcagna (bottega)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Maestro Dell'infanzia Di Cristo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola fu pubblicata da Salmi (1913), seguito da Van Marle (1924), come di scuola dell'Orcagna. Per Gronau (1930) si trattava di un'opera di Niccolò di Tommaso, anteriore al "Trittico di Sant'Antonio Abate" del 1371 (Napoli, Galleria di Capodimonte); lo seguirono Berenson (1932) e Antal (1947), che vi vedeva un intervento di bottega. Marcucci (1965), confortata dal parere di Richard Offner, attribuì il dipinto al Maestro dell'Infanzia di Cristo, una personalità il cui corpus fu ricostruito da Offner proprio partendo da questa tavola. Secondo Marcucci si trattava di un "colmo", cioè la parte superiore di un insieme più grande; mentre invece doveva essere in origine una tavola cuspidata. Boskovits (1975) propose di spostare tutte le opere riferite al Maestro dell'Infanzia di Cristo sotto il nome di Jacopo di Cione, compreso quindi il dipinto in oggetto, che datava al 1360-1365. Scudieri (in Museo Bandini 1993) preferiva distinguere due mani diverse nella tavola: il Maestro dell'Infanzia, a cui si dovrebbero i riquadri inferiori; e un secondo pittore di ambito orcagnesco, autore della parte superiore con la movimentata "Strage degli innocenti", affine al Maestro della predella dell'Ashmolean Museum. All'interno della complessa vicenda della bottega degli Orcagna, pare per ora più consona l'assegnazione alla bottega di Jacopo di Cione (Dipinti Duecento 2003). La raffigurazione della "Strage degli innocenti" è piuttosto rara nella pittura fiorentina del tempo, mentre è più frequente nella contemporanea pittura senese; come inusuale è la presenza della donna velata che accompagna la Sacra Famiglia nella "Fuga in Egitto"; infine, il fanciullo inginocchiato vestito di nero indicherebbe una destinazione votiva dell'opera (Dipinti Duecento 2003)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900157152
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 5887
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0