cena di San Domenico; San Vincenzo Ferrer; San Michele Arcangelo; Cristo crocifisso con la Madonna, Santa Maria Maddalena, San Giovanni evangelista; Santa Caterina d'Alessandria; Tobia che porta il pesce e l'angelo; Santa Margherita d'Antiochia

dipinto,

Soggetti sacri. Personaggi: San Domenico; Margherita Bandini; San Vincenzo Ferrer; San Michele Arcangelo; Cristo; Madonna; Santa Maria Maddalena; San Giovanni; Santa Caterina d'Alessandria; Tobia; Santa Margherita d'Antiochia. Figure: angeli; religiosi domenicani; fanciullo. Oggetti: tovaglia; brocche; coltelli; alzate; coppe; drappi. Mobilia: tavolo; pancale. Interno: refettorio. Paesaggi. Abbigliamento religioso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Pietro Di Miniato (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Paolo Schiavo
  • LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Grande decorazione parietale dipinta a fresco nella sala un tempo adibita a refettorio delle Educande, detto anche refettorio 'a grasso'. L'affresco è suddiviso in due fasce orizzontali di cui la superiore comprende sei scomparti. In essi, separati da un'incorniciatura ornata da decorazioni floreali sono raffigurati da sinistra a destra: San Vincenzo Ferrer con l'abito domenicano, con la destra sollevata indicante Cristo entro una piccola mandorla di luce; San Michele Arcangelo entro una nicchia con colonnine tortili e a sinistra in basso una donna orante; Crocifissione con Maria, San Giovanni e Santa Maria Maddalena inginocchiata al centro; Santa Caterina d'Alessandria, in piedi entro una nicchia del medesimo impianto di quella di San Michele Arcangelo, con la destra appoggiata ad una ruota dentata; Tobia con il pesce nella sinistra accompagnato dall'angelo; giovane santa entro una semplice nicchia, tradizionalmente identificata con Santa Margherita d'Antiochia. Nella fascia inferiore è dipinta la cena miracolosa di San Domenico. Dietro una lunga tavola apparecchiata, sulla quale sono numerose brocche, coppe e coltelli, siedono San Domenico, al centro, che tiene due pani, e dodici religiosi indossanti le vesti dell'ordine e descritti in diversi atteggiamenti. In primo piano in ginocchio due figure rappresentanti una monaca domenicana e davanti a lei un fanciullo. Per lunga tradizione la domenicana raffigurerebbe Margherita Bandini vedova di Francesco di Mario Datini. L'affresco sembra opera ritardataria di un modesto artista toscano della prima metà del XV secolo ancora legato ad una tradizione tardo trecentesca appena agganciata sui nuovi sviluppi della pittura fiorentina rinascimentale. Si notano influenze di Masolino, Neri di Bicci e Andrea del Castagno. Attribuito a Pietro di Miniato dal Guasti, è stato poi assegnato all'ambito di Paolo Schiavo (Firenze, 1347-Pisa, 1478) dal Van Marle. Secondo un'incerta documentazione sarebbe stato eseguito, per lascito testamentario di Francesco di Marco Datini (morto nel 1411), da Pietro di Miniato a partire dal 1423 per conto della vedova Margherita Bandini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900155119-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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