Sant'Agata

dipinto, 1640 - 1660

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LOCALIZZAZIONE Dicomano (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è probabilmente da identificarsi con quella citata tra gli arredi sacri dell'Oratorio di S. Antonio Abate a Dicomano, da poco elevato a parrocchia, nell'inventario del 20 gennaio 1848 (cfr. A. V. F., sez. XIX, F. 35, Inventario dei beni ecclesiastici: 1848-1851, c. 42): "...un quadretto rappresentante S. Agata, con cornice dorata, in stato mediocre". Il Bellosi definisce l'opera "mediocre di un pittore della fine del Seicento, forse fiorentino". Una giusta lettura è resa impossibile dal cattivo stato di conservazione e dalle ridipinture successive (le spalle ed il petto furono ricoperti da una ridipintura posteriore, di cui si vedono ancora i segni azzurri) che hanno reso quasi ridicola la raffigurazione, ma si coglie in essa un'atmosfera di dolce intimismo e raccoglimento che fa anticipare la datazione del Bellosi e lo fa accostare alle opere del fiorentino Carlo Dolci ed in particolar modo ad un disegno conservato al Museo Wicar di Lille, rappresentante anch'esso una santa martire (cfr. C. Del Bravo, 1963, p. 32). Ma le derivazioni di illustri prototipi in questo dipinto vanno oltre la ristretta cerchia fiorentina. La posizione nobile della santa, il suo sguardo rivolto al cielo, questa accentuazione idealistica della forma si ritrova nella "S. Cecilia prima del giudizio" in S. Luigi de' Francesi, a Roma, del Domenichino e soprattutto nella figura della Madonna dell' "Assunzione della Vergine" di Guido Reni nella chiesa di S. Ambrogio a Genova. Questa sorta di religiosità privata connota comunque anche altre pitture del Reni (cfr. Gnudi-Cavallo, Guido Reni). In questa S. Agata, nell'evidenza corposa con cui i volumi si staccano e si definiscono nettamente attraverso la luce che investe la figura, non pare estranea una certa aria caravaggesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900153884
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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