San Jacopo, Sant'Antonio Abate, l'Arcangelo Raffaele e Tobia

dipinto,

Personaggi: San Jacopo Maggiore; Sant'Antonio Abate o del deserto; San Raffaele Arcangelo; Tobia. Attributi: (San Jacopo) bastone; libro. Attributi: (Sant'Antonio Abate) bastone a forma di Tau con campanello; maialino. Abbigliamento: all'antica. Paesaggi: colline. Fenomeni metereologici: nuvole. Animali: cane

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Dicomano (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro fu sicuramente commissionato per l'oratorio, poi elevato a chiesa parrocchiale, di Sant'Antonio Abate a Dicomano, in quanto al centro vi è raffigurato questo Santo; la figura a sinistra di San Jacopo Maggiore, va vista come un omaggio devozionale al titolare della Pieve di Frascole, alla quale l'oratorio era annesso. Le notizie più precise del dipinto sono rintracciabili nelle visite pastorali dell'11 settembre 1823 e del 14 ottobre 1858; infatti si ricorda che "... l'altar maggiore è isolato e tutto di materiale con gradini di pietra ... è dedicato a San Jacopo e nel coro, che resta dietro a questo altare, è appeso un quadro in tela rappresentante San Jacopo, Sant'Antonio Abate e l'Arcangelo Raffaello ..." (cfr. A.V.F., Sez. V, F. 36, "Visite dal 1818 al 1824 di M. L. Brandaglia" , c. 398; F. 50 "Visite dal 1857 al 1859 di G. Antonielli", fasc. I). La tela è ritenuta opera pregevole dal Niccollai e dal Poggi. Con i suoi toni sfumati che sciolgono le forme e che già annunciano languidezze pre-settecentesche, può essere avvicinata allo stile pittorico di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, che aveva studiato a Firenze con Matteo Rosselli. Quello che più colpisce del quadro è il paesaggio, che si estende dietro le figure in modo quieto e illimitato; vi si ritrova una eco del paesaggio "classico" instaurato da Annibale Carracci, caratterizzato da una luce e dai colori degradanti in toni chiari e che a Firenze viene mediato dall'esperienza di Salvator Rosa, che passò per la prima volta in Toscana nel 1640-'41. (Il quadro è stato trafugato nell'Ottobre del 1984)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900153867
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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