statua di Messer Porrina
monumento funebre
ante 1313 - ante 1313
Romano Marco (attribuito)
notizie sec. XIV
Personaggi: Messer Porrina. Figure maschili
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
marmo/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Romano Marco (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Casole d'Elsa (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La menzione più antica del monumento si trova nell'Ugurgieri Azzolini (1649); seguono le citazioni dell'anonimo casolano (BCS, ms. K. VI. 38) e del Repetti (1833). Nel 1906 il Venturi avanza per primo l'attribuzione a Gano di Fazio da Siena, firmatario dell'antistante monumento Andrei. L'attribuzione a Gano è rifiutata dal Cohn Goerke (1939), il quale ipotizza come autore uno scultore nordico educatosi nella scuola di Giovanni Pisano, al cui stile si legano le due statuette di profeti. Il Carli (1942), lo propone nuovamente ribadendo che il monumento del Porrina sarebbe il capolavoro di Gano. Il Bacci (1944) respinge decisamente l'ipotesi. L'indicazione più valida sembra quella suggerita dal Valentiner (1947), il quale mette in relazione al monumento tre statue situate sul protiro della Cattedrale di Cremona. La proposta, accolta dal Carli (1949) e corretta dal Monteverdi (1955), è avvalorata dall'episcopato cremonese (1296-1312) di un Ranieri del Porrina di Casole. Valentinier ha arricchito la discussione riconoscendo in un monumento funebre nella Chiesa di S. Simeone Grande a Venezia un'altra opera della stessa cerchia, suggerimento accolto favorevolmente dalla critica più recente (Previtali, 1979). Lo scultore Marco Romano, firmatario della tomba di Venezia, è probabilmente anche l'autore del monumento al Porrina. Il personaggio rappresentato, a lungo identificato erroneamente con un Ranieri del Porrina ribelle ghibellino, è in realtà il padre di lui, tale Messer Porrina, dottore in Legge e Avvocato concistoriale alla corte di Roma, che risulta già morto nel 1313 (G. Damiani, 1981). Il monumento era originariamente collocato nella Cappella dei Porrina, adiacente alla chiesa stessa. Vedi anche per le fonti: "Historia Castri Casuli in Iurisdictione senensi", ms. K.VI.39, Biblioteca Comunale di Siena, c. 2v. Vedi inoltre: Bardotti G., "Gano e la scultura senese tra la fine del '200 e gli inizi del '300", Tesi di laurea, Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Siena, Anno Accademico 1981-1982
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900152849
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0