Annunciazione

rilievo, 1500 - 1549

Personaggi: Maria Vergine; Dio Padre. Figure: angelo; cherubini. Interno: letto con baldacchino. Oggetti: anfora. Fiori: gigli; rose

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA maiolica/ invetriatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Buglioni Benedetto (cerchia)
    Buglioni Santi (cerchia)
  • LOCALIZZAZIONE Casole d'Elsa (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, restaurata nel 1951 (in questa occasione il tetto della capanna fu ricostruito e la testa del pastore a sinistra fu riattaccata), viene citata nel 1805 dal Romagnoli che l'attribuisce al "solito Giovanni da Siena", senza però specificare meglio. Nel 1897 il Brogi lo riporta nel suo Inventario con l'attribuzione al Cieco di Gambassi, anche se tutta la letteratura che si era occupata di questo scultore, vissuto nella prima metà del Seicento e divenuto cieco, sembra, all'età di venti anni, non ne aveva mai fatto menzione. Il Cieco, il cui vero nome era Giovanni Gonnelli è, del resto, una figura divenuta leggendaria, sotto la cui mano sono state riunite un certo numero di opere di artisti diversi, ma la cui unica scultura certa, firmata e documentata (1637), è un busto di Urbano VIII, oggi nella Collezione Barberini. Mentre l'Ajraghi (1905) concordava con l'attribuzione del Brogi, già il Lusini (1909) pensava che la terracotta non fosse un'opera seicentesca, ma bensì collocabile tra il XV e il XVI secolo e stilisticamente vicina a Giacomo Cozzarelli, opinione condivisa anche dal Cioni (1911). Le affinità stilistiche più convincenti si notano invece con l'ambiente culturale di Giovanni della Robbia; l'Annunciazione della lunetta, per esempio, presenta affinità così stringenti con la lunetta di Giovanni di uguale soggetto, al Museo Nazionale di Firenze, da far pensare all'intervento di uno stretto collaboratore del maestro che, a mio avviso, deve essere cercato nella cerchia di Benedetto e Santi Buglioni, con i quali l'autore della terracotta di Casole ha in comune il modo di panneggiare, il trattamento dei capelli, le tipologie dei volti, etc.. Un parallelo deve inoltre essere fatto con alcuni dei rilievi di San Vivaldo (Comune di San Miniato al Tedesco), per esempio con la "Natività" e con la "Pietà", anch'essi attribuiti al Cieco da Gambassi e successivamente (Marquand, 1912; Paolucci, 1975) posti in relazione con la bottega di Giovanni della Robbia e datati intorno al 1500-1515
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900152830-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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