martirio di San Lorenzo nella visione di Santa Caterina da Siena
dipinto,
Montorselli Dionisio (1653/ 1711-1712)
1653/ 1711-1712
Dipinto
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Montorselli Dionisio (1653/ 1711-1712)
- LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'Archivio della Chiesa di Provenzano al libro delle Deliberazioni, alla data 3 gennaio 1685, è la notizia che il quadro in oggetto fu tolto dal convento delle monache di S. Lorenzo a Siena per essere donato, dietro invito del Principe Francesco Mattia di Tocana, a quel tempo governatore di Siena, e su esecuzione del legato del Signor Tolomeo Borghesi, alla chiesa di Provenzano. Dal documento si apprende anche che il quadro era provvisoriamente destinato all'altare Borghesi (v. scheda) sul quale, a quel tempo, era posta una "Pentecoste" del Sorri, oggi conservata nella Pinacoteca di Siena e che il quadro del Montorselli non avrebbe dovuto sostituire. Sulla scorta del documento in esame non solo si può con certezza assegnare il quadro al Montorselli, cosa del resto mai messa in dubbio dalle guide e dalle fonti senesi, ne' nell'Invenatrio del 1729, conservato nell'archivio della chiesa di Provenzano; ma possiamo anche, usando il 1685 come termine antequem, datarlo approssimativamente qualche anno prima del 1685, epoca in cui il Montorselli è documentato a Roma. Ma nell'analisi stilistica del dipinto è però possibile ipotizzare da parte del Montorselli la conoscenza, almeno indiretta, ma certo puntuale, della cultura figurativa romana dei primi tre o quattro decenni del sec. XVII, soprattutto Poussin nei due cavalieri a destra sullo sfondo, che ricordano in maniera precisa il cavaliere del Martirio di S. Erasmo; a Pietro da Cortona, la cui ripresa è testimoniata nel secondo piano a destra, cioè nelle figure dell'Imperatore Valeriano e nel tempio circolare alle spalle, che ci riporta, per il senso statuario della figura, agli affreschi di S. Bibiana,e, per quanto riguarda un certo gusto narrativo, le architetture, l'attenzione per la verità storica dei dettagli ed anche per una propensione alla festualità persuasiva dei personaggi, alle tele dipinte dal Berrettini per i Sacchetti verso la fine del terzo decennio. Il Montorselli appare comunque memore anche dell'ultima maniera del Cortona, come si esemplifica nel "Sacrificio a Diana" dipinto da Pietro verso il 1633, e della pittura del Reni, che rimane però nel Montorselli a livello di ripresa tipologica dei volti, senza capirne il senso più profondo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900151337
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0