Immacolata Concezione
Al centro, in primo piano, il tronco dell'albero della scienza del bene e del male a cui Adamo ed Eva sono stretti e legati, sullo stesso tronco è avviluppato un serpente che attorcigliandosi appare nella parte superiore di forma antropomorfa (tronco e volto umano), a cui la Vergine, seduta e attorniata da angeli, schiaccia la testa. A destra le sante Attinia e Greciniana, espresse nei veri ritratti delle nobildonne Camilla Cecchi, moglie del committente Ser Giusto Verani e della figlia Cassandra, moglie di Borguccio di Giovanni Borgucci. In basso al centro, il busto di San Francesco. A sinistra in abito vescovile è raffigurato il vescovo Guido Serguidi nelle fattezze di San Giusto, alle sue spalle Sant’Antonio Abate protettore di casa Verani, riconoscibile per il suo tipico bastone con il campanello
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Circignani Nicolò Detto Pomarancio (1517-1524/ Post 1597)
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rifacimento della cappella della Santissima Concezione, già di San Francesco, rientra nel piano di ristrutturazione della Cattedrale iniziato fra la fine del Quattrocento e il Cinquecento; fu edificata a spese della famiglia Verani che appose il proprio stemma (cavallino rampante) nel fregio delle colonne. La tela dell’Immacolata Concezione, fu eseguita da Nicolò Circignani detto Pomarancio tra il 1588 e il 1591, durante la sua permanenza a Volterra, quando esegue oltre gli affreschi del presbiterio della Cattedrale, quelli della Chiesa di San Francesco con la Pietà e della Cappella della Croce di Giorno, annessa alla Chiesa stessa, con tredici Storie di Passione, oggi perdute. La pala della Cattedrale si ricollega alle altre sue opere volterrane oggi note, in particolare per l’impianto narrativo bipartito in verticale della composizione, che è attestata nelle due tavole della Chiesa di San Pietro in Selci – L’Annunciazione del 1563 e L’Incoronazione della Vergine del 1585; tale impianto si discioglierà poi completamente, divenendo più complicato nell’Ascensione del 1591, già nella Chiesa di San Marco e oggi al Battistero. Si registra la pulitura della tela, in particolare la rimozione delle ridipinture volute dal vescovo Sfrontati, che fece vestire i nudi di Adamo ed Eva di vesti di pelliccia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900146905
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0