martirio di San Lorenzo
dipinto,
Dipinto ad olio su tela raffigurante il martirio di San Lorenzo con il Santo costretto a sdraiarsi sulla graticola ardente e gli aguzzini che lo spingono ed aizzano le fiamme con fiaccole accese. Sulla parte destra del dipinto, in alto, assiste all'esecuzione l'Imperatore seduto su uno scranno dorato e attorniato da dignitari e curiosi. Un cherubino sorregge la palma e la corona del martirio. Il paesaggio del fondo mostra delle architetture romane con obelischi e teatri. La cornice in legno intagliato e dorato, è sicuramente coeva
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Berrettini Pietro Detto Pietro Da Cortona (1596/ 1669): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la Vita scritta da Francesco Saverio Baldinucci (ed. a cura di Samek Ludovici, 1959, pp. 90-91) l'opera ebbe una lunga elaborazione e venne consegnata finita solo dopo molti anni la commissione del dipinto: "Vedasi in questa l'Invitto Martire S. Lorenzo mezzo spogliato de'Sacri abiti del camice e tonacella di bellissimo e vago broccato composta, in atto fuoprissimo di cadere sopra la graticola..".Il committente, a detta del Baldinucci, fu il nobile gentiluomo Filippo Franceschi, patrono della cappella. Questa notizia del Baldinucci è invece errata in base al documento ancora inedito, conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze dove una ricevuta di mano del pittore ci informa che il committente fu invece Francesco Franceschi e che una somma di cinquanta scudi venne data subito al pittore a Roma tramite il Padre Generale dei Teatini, Don Filippo Guadagni. Il pagamento del dipinto venne fissato in quattrocento scudi. Inoltre il pittore si impegnava ad eseguire una copia del dipinto, fatta da un suo allievo, che nel 1724 era ancora di proprietà degli eredi Baroni Franceschi (Esposto alla Mostra dell'Accademia della SS. Annunziata cfr. F. Borroni Salvadori in "Mitt. KIF.", 1974, p. 110, nota 510, p. 654). Il dipinto "toccato a penna e acquerello" la Vah Below cita un bozzetto ad Amiens (Musée de Picardie, n. 75, Ct. 1899, p. 30) era nel Settecento conservato dal collezionista Gabburri (cfr. S.Samek Ludovici, le "Vite" di Francesco Saverio Baldinucci, in "Archivi d'Italia e Rassegna Internazionale degli Archivi", 17, 1950, pp. 71-91 e in particolare, p. 83). Per ricapitolare la vicenda creativa del quadro si comincia nel 1637 a Roma secondo il documento di allogagione. Sempre secondo il Baldinucci il quadro non fu terminato perché, a causa della morte di Michelangiolo Buonarroti il giovane, Pietro tornò a Roma portando con sé il dipinto incompiuto che soltanto nel 1655 venne consegnato e posto sull'altare. La notizia per il Briganti (1962, p. 253) è errata "perché il Buonarroti morì nel 1647, cioè alla fine del Terzo e non del primo soggiorno fiorentino di Pietro da Cortona; in secondo luogo il quadro fu collocato a S. Gaetano non nel 1655 ma nel 1653 poiché il 28 Settembre di quell'anno si consacrarono vari altari (p. 254) della Chiesa (cfr. Geiseinheimer, 1909). "B.N.C.F. Fondo Tordi 555, c.l. (Di Roma, 22 Maggio 1637). Io Pietro Berrettini da Cortona ho ricevuto contanti questo dì 22 Maffio 1637 scudi cinquanta di giuli dieci per scudo dal R.mo Pre. D. Filippo Mari Guadagni Generale de'Teatini quale disse pagarmi per il Sig.r Francesco Franceschi di Firenze, e sono a' conto d'un quadro di palmi quindici in circa d'altezza; e palmi nove e mezzo di larghezza che detto Padre mi ha dato a fare disse per detto Sig.r Francesco e per una cappella che egli fa fare nella lor Chiesa Generale, per il quale sono d'accordo con detto R.mo di dovere havere in tutto per intero pagamento scudi quattrocento simili, a' conto d equali sono questi scudi cinquanta, obbligandomi io a' dar finito detto quadro drento al tempo di diciotto Mesi prossimi, e di più mi sono obbligato a dare per detto presso di SC-400 una copia in piccolo di detto quadro di mano però non mia ma di qualche mio giovine, ed in fede o sottoscritto la presente di mio propria mano il dì A anno sopraddetto in Roma.IO Pietro Berrettini m.pp."
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900132032
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0