San Donato

rilievo,

Bassorilievo in marmo chiaro, di forma rettangolare con il lato destro superiormente stondato, rappresentante forse S. Donato; il Santo è scolpito frontalmente a figura intera e mostra i l palmo della mano sinistra mentre nella destra sembra tenere una lampada accesa; indossa una tunica ornata sul fondo da un fregio ed al di sopra una lunga clamide affibbiata sulla spalla destra, con pieghe lineari ad indicare un rigido e schematico panneggio; intorno al volto ovale (con gli occhi sbarrati dalle pupille dipinte in nero) compare una capigliatura a ciocche ondulate ed al di sopra una mitria di proporzioni assai ridotte; dietro alla testa è scolpita una grande aureola. Il bassorilievo è fissato con arpioni di ferro alla parete destra della cappella Antinori

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bassorilievo costituiva in origine la parte destra del timpano semicircolare (in cui era raffigurato al centro S. Michele e a sinistra S. Pietro) sovrastante il portale della chiesa romanica. G. VASARI (I, p. 282) descrive queste sculture mettendole in rapporto con la ricostruzione della chiesa che riferisce avvenuta nel 1221 ad opera di Lapo Tedesco padre di Arnolfo. All'epoca del DEL MIGLIORE (1684, p. 439) si trovano nel refettorio, dopo che la chiesa era stata ricostruita nelle forme attuali, e lì venivano visitate da molti per "curiosità" (cfr. G. RICHA, 1755, p. 196); furono poi collocate nella Sala Teatina del convento (cfr. W.u.E.PAATZ, 1952, p. 177) ed infine nella cappella Antinori dove sono attualmente visibili. Si tratta di importanti esempi di scultura romanica fiorentina caratterizzati da una rigida frontalità e da un tenue rilievo, che nella resa dei volti allungati e rigonfi e nella tipologia delle vesti schiacciate da profondi solchi rettilinei ricordano le sculture in avorio di epoca anteriore, come rileva giustamente il SALMI (1914, n. 1, p. 280); lo stesso studioso (1928, p. 56) ritiene le nostre sculture di poco anteriori ai rilievi del Pulpito di S. Leonardo in Arretri dei primi decenni del XIII secolo e le avvicina ai telamoni della facciata di S. Miniato. Da notare poi la particolare iconografia del S.Michele, che di solito veniva raffigurato dai marmorari romanici sotto l'aspetto di un angelo e non di un guerriero come nel nostro caso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900131885
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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