ritratto di donna

dipinto, post 1460 - ante 1499

Dipinto a olio su tavola a fondo scuro, raffigurante il busto di una giovane donna in profilo. Il dipinto ha una cornice lignea dorata a grossi intagli di motivi vegetali e baccellature alternate a semisfere

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Piero Della Francesca (maniera): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sfuggito alla critica per la lunga permanenza nei magazzini del Bargello, il ritratto è stato preso in esame solo da studi sui dipinti della collezione Carrand; subito citato negli inventari SOLENNE (1888) e FERRI (1889) come “Tavoletta con dipinto e dorata” ed attribuito al “Risorgimento” (Rinascimento), viene “dato dal signor Carrand a Piero della Francesca”, ma “sembra invece lavoro di un artista lombardo” per Umberto ROSSI (1890); senza incertezze, alla “scuola lombarda del sec.XV” lo dà SUPINO (1898); GERSPACHE (1904) apprezza molto il dipinto, che è tra i pochissimi italiani citati: “Du name XI siècle, Carrand a recueilli un délicieux petit portrait de jeune fille, visiblement de la Lombardie”. L’incertezza nella CRUTTWELL (1908) che vede il ritratto nella “hall of the armour”, l’odierna sala Carrand, a destra dell’entrata, ma perché pensa trattarsi forse di una “modern forgery”, una contraffazione moderna. Ancora alla “scuola lombarda del sec.XV” lo assegnano le schede dattiloscritte della collezione Carrand (anonime, ma basate su note di SUPINO riviste nel primo dopoguerra da Filippo ROSSI , figlio di Umberto, come direttore del Bargello; com.or. del caposervizio del museo, Moscadelli); curiosamente non si trova traccia del dipinto nella guida dello stesso F.ROSSI (Il Museo Nazionale di Firenze, Roma 1938), ma due nuove attribuzioni vengono date dalla didascalia della foto Alinari, nella quale il ritratto appare senza notevoli variazioni dallo stato attuale (“Scuola d’Urbino”), e dalla scritta a penna sulla copia del Kunsthistorisches Institut di Firenze, che sostituisce quella della foto Alinari con “Florentinische Schule”. Per gli anni recenti manca qualsiasi studio, forse perché il quadro è stato sistemato nel magazzino e non ha partecipato a nessuna mostra, compresa la grande rassegna per il centenario della donazione Carrand al museo del Bargello (1989). Variamente giudicato, il ritratto non manca di una sua attrattiva che tuttavia potrebbe essere apprezzata maggiormente dopo la rimozione della patina di sporco e di quelli che sembrano ritocchi posteriori; un’analisi radiografica e chimica potrebbe risolvere la questione della sua vera o presunta modernità, ma già Carrand l’aveva acquistato credendolo un Piero della Francesca: anche il tipo di espressione dell’effigiata può ben essere quattrocentesco, perché nel XIX secolo e nei precedenti i canoni di bellezza femminile sono diversi. Il volto serio e lo sguardo rivolto verso il basso potrebbero suggerire che sia stato un ritratto post-mortem, anche se mancano altre simbologie come per esempio la porta socchiusa; stilisticamente richiama alla lontana l’incisività dei profili di Piero della Francesca nelle linee quasi ritagliate dal fondo, il naso diritto e l’occhio socchiuso dalle palpebre rotondeggianti, le labbra piccole e carnose ed il mento rotondo e sfuggente; anche i capelli come sfilacciati e l’arco del sopracciglio ricordano certe teste dipinte da Piero, che dovrebbe aver fornito i modelli per il ritratto Carrand sia o no quattrocentesco: in particolare i profili della regina di Saba inginocchiata e della prima dama del suo seguito nella Visita della regina a Salomone nel san Francesco di Arezzo (circa 1452-1459), anche se nel dipinto del Bargello manca quella salda costruzione plastica rivelata dalla luce che è solo di Piero. Con i dubbi avanzati precedentemente, potremmo assegnare il ritratto Carrand ad un ignoto pittore seguace di Piero della Francesca datandolo non prima del settimo decennio del XV secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900130770
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 2032
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1460 - ante 1499

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'