Annunciazione

dipinto, 1601 - 1601

Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; Gabriele arcangelo. Figure: angioletti; cherubini. Abbigliamento: all'antica; contemporaneo. Interno. Architetture: pavimento a tarsie; colonnata; balaustra. Oggetti: baldacchino; sedia; inginocchiatoio; Bibbia; vaso. Vegetali: fiori. Allegorie-simboli: (Spirito Santo) colomba; corona

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Cardi Ludovico Detto Cigoli (1559/ 1613)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Empoli
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La 'Annunciazione' di Montughi è stata a lungo creduta opera di Jacopo da Empoli. La fonte dell'errata attribuzione è Filippo Baldinucci che fa cenno ad una "Notiziata" eseguita per i cappuccini di Montughi sia nella biografia del Cigoli, sia in quella dell'Empoli, tramandando notizie tratte dalle vite, all'epoca inedite, di questi artisti scritte rispettivamente da G. B. Cardi e V. Zaballi. Anche nella 'Serie degli uomini i più illustri...' viene ripetuta la doppia, contradditoria attribuzione, ma nella storiografia successiva, eccetto nelle cronache dei cappuccini Fra Filippo e Fra Sisto, sembra prevalere il nome dell'Empoli, ad esempio nelle guide di Moreni e di Fantozzi e nelle schede di Rondoni e di Marangoni, e persino nelle note di Battelli. Fu il Busse il primo critico moderno ad annoverare la tela di Montughi tra le opere del Cigoli e la De Vries quello per primo ne rifiutò l'attribuzione all'Empoli. La 'Annunciazione' è stata riferita dal Bucci al 1595 in base a somiglianza con la 'Natività' di Montesenario. Tale datazione è ribadita dalla Gregori e, più recentemente, dalla Petrucci. Gli studi più recenti, tuttavia, propendono in maggioranza per una datazione più tarda, tra il 1600 ed il 1601-1602, sia per i motivi documentari (la breve del 10 ottobre 1601 indica secondo il Matteoli e il Carman, la pala come già eseguita), sia per considerazioni stilistiche (il Faranda nota affinità anche con il 'San Girolamo' romano). Il Carman intraprende un'approfondita e forse azzardata analisi iconologica del dipinto basata su alcune anomalie rispetto alla tradizionale iconografia dell'Annunciazione. Poichè Gabriele arcangelo, che indossa abiti ecclesiastici, porge alla Vergine una corona invece di un giglio, il Carman interpreta la scena come allusione alle nozze di Maria de' Medici e Enrico IV di Francia celebrate per procura a Firenze nel 1600 dal cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII. Secondo questo studioso sia la presenza sulla corona di stelle dell'arme degli Aldobrandini, sia la derivazione della figura della Madonna dalla Venere de' Medici confermano l'ipotesi. Carman intravede inoltre un parallellismo tra il brano della Genesi sulla Bibbia aperta sul leggio: il testo è la benedizione di Giacobbe (cioè Clemente VIII) al figliol prodigo Giuseppe (cioè Enrico IV, convertitosi recentemente al cattolicesimo) al quale era stata data in moglie la figlia adottiva di Putifarre (Maria de' Medici era infatti figlia adottiva del granduca Ferdinando I). L'interpretazione dello studioso americano viene messa in dubbio dal Faranda. La fonte biblica è riconosciuta nell'articolo di Carman che ne pubblica la traduzione in inglese: "The blessings of thy father/ Are mightly beyond the blessings/ of my progentors/ Unto the utmost bound of the/ everlasting hills;/ They shall be on the Head of Joseph,/ And on the crown of the head of/ the prince among his brethren". Il dipinto è stato ricollegato dal Carman (cfr. in proposito anche Chappell e Matteoli) ad un disegno preparatorio eseguito dal Cigoli nel 1601 ca. (Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, n. 8980F, Mm. 403 x 250, acquerello marrone e azzurro, biacca, carta preparata grigio/azzurra). Benchè riconosciuto come preparatorio per la 'Annunciazione' di Montughi in un'antica scritta a tergo, questo disegno è stato a lungo creduto uno studio, ispirato alla 'Venere dei Medici', per la figura di Psiche della Loggia Borghese. Sono conservati inoltre agli Uffizi (Gabinetto dei Disegni e Stampe) degli studi dalla 'Annunciazione' di Montughi (disegno (copia) n. 15773, Mm. 284 x 203, sanguigna su carta bianca) attribuiti dal Chappell a Sigismondo Coccapani (post 1601); mentre la Matteoli li attribuisce a Carlo Dolci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900128426
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sulla bibbia - Genesi, 49, 26-50 - a pennello - aramaico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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