Santo

rilievo, 1275 - 1299

Soggetti sacri. Figure: santo. Attributi: (santo) libro. Decorazioni: edicola gotica

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura
    metallo/ doratura
  • MISURE Altezza: 32.5
  • ATTRIBUZIONI Maestro Piero Di Arrigo Tedesco (notizie Seconda Metà Sec. Xiv)
  • LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non è semplice ricostruire le varie fasi dell'ampliamento dell'altare operato alla fine del XIV secolo, dal momento che a partire dal 1381 si indica tra i capitoli di spesa "L'uscita facta nella tavola nuova di sancto Iacopo apostolo". L'altare in quegli anni dovette essere smontato, "perché allora venne costruito un nuovo supporto in muratura per sostenere la più imponente struttura lignea. Dopo tali lavori si affida a "maestro Piero orafo" l'argento per la realizzazione delle nuove parti. L'orafo dovette non solo ricomporre le varie parti dell'altare, ma anche integrarlo con altre figure di più incerta provenienza. Nel 1386 Piero d'Arrigo si impegnava a "lavorare quattro figure di santi" che dovevano essere "sancta Maria Iacome, santa Eularia, beato Acto e sancto iohanni Batista, de' quali santi si fa festa nella decta cappella, li quali no erano nella decta tavola" (Gai, 1984). A queste figure nel 1387 se ne aggiungevano quelle di Santo Stefano e Sant'Antonio Abate, mentre si eseguiva il padiglione centrale per la statua di San Jacopo in trono con due angeli reggicortina all'interno. Queste due figure che si trovano nella parte più alta del coronamento sono sormontate da un angelo annunziante e una Vergine annunziata terminate nel 1390 che potevano stare entro le edicolette dei due contrafforti. Nella coronamento in cui oggi si trova la Maestà ed i cori angelici, eseguiti sul volgere del secolo, il progetto di Piero di Arrigo doveva prevedere l'inserimento di due casse-reliquiario, contenenti le reliquie di San Giacomo maggiore e di San Giacomo minore, ed essere forse completato dal vecchio coronamento dell'altare. Tale sistemazione dovette essere cancellata dall'intervento di Nofri di Buto e Atto Braccini; in occasione del quali i pezzi furono smontati e rifusi, forse insieme con il Cristo in croce e le figure dolenti di Maria e Giovanni. L'intervento di Piero di Arrigo Tedesco è indubbiamente tra quelli meno felici nella storia dell'altare: le figure talvolta sproporzionate strutturalmente o rispetto alla loro collocazione presentano deformità e astraizzanti semplificazioni, combinate con durezze nordiche ed effetti espressionistici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900126097-1.21
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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