Cristo benedicente tra San Giacomo Maggiore e San Giovanni Evangelista
dipinto,
1200 - ante 1265
La superficie si presenta interamente scalpellata ed un'estesa lacuna interessa la parte inferiore del Cristo, il volto, il libro del Cristo stesso e parte di S.Giovanni. Nell'imbotte della lunetta si conserva una coeva decorazione a motivi vegetali
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, venuto alla luce durante i restauri della Cattedrale degli anni '50, è posto sulla lunetta interna del portale di destra, quel poetale,cioè, che immetteva nella Cappella di S.Jacopo, la quale occupava le prime due campate della navata minore ed era chiusa da una cancellata, nel tipo della cappella della Cintola del Duomo di Prato. Pubblicato dal Procacci (1966; p. 360) e mai ricordato dalle fonti locali a causa del recente ritrovamento, l'affresco viene a trovarsi proprio sulla parete che il pittore fiorentino Coppo di Marcovaldo ebbe l'incarico di decorare nel 1265, ed a lui, perciò, oppure agli artisti (cioè Alessio d'Andrea e Bonaccorso di Cino) che nel 1347 rinnovarono ancora una volta gli affreschi della Cappella un tempo lì esistente, si devono le numerose scalfiture visibili oggi sulla superficie dipinta. La venuta di Coppo di Marcovaldo a Pistoia (1265 ca.) offre quindi un preciso termine "ante quem" per la datazione dell'affresco in esame. sempre secondo il Procacci (1966) la lunetta sarebbe databile ai primi decenni del duecento ed esprimerebbe culturalmente quel clima artistico fiorentino gravitante attorno all'anonimo Maestro detto del "Bigallo", clima che dominerà a Firenze proprio agli inizi del XIII secolo. La Bonacchi Gazzarrini (1969) e Tartuferi (1990) si dichiarano d'accordo con quest'ipotesi mentre Lucia Gai (1984) ha preferito indicare l'autografia di Lapo da Firenze, e una datazione attorno il 1260. Boskovits (1993) ha ipotizzato che la lunetta fosse stata coperta anche dall'intervento pittorico di Coppo di Marcovaldo e documentato nella Cappella di S.Jacopo nel 1260. Come precisato in Acidini/Amendola (2003) l'immagine "corrisponde alla richiesta di Maria moglie di Zebedeo a Gesù, di porre i suoi figli Giacomo e Giovanni alla propria destra e sinistra in Cielo (Matteo, 19; 20-23)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900123304
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI a destra del San Giovanni Evangelista - SCS / IOHS - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0