motivi decorativi a grottesche
decorazione a graffito
1599 - ca 1602
La decorazione corre lungo il parapetto della loggia superiore e sui pennacchi degli archi lungo tutti e quattro i lati del loggiato del chiostro. Su ciascun lato lungo sono cinque elementi a fregio rettangolare e quattro pennacchi; sui lati corti tre elementi a fregio e due pennacchi; otto elementi angolari. Attualmente (2010) 6 elementi staccati sono collocati sulla parete della loggia superiore del lato nord, in corrispondenza del riquadro da cui provengono: 4 elementi rettangolari, 2 pennacchi, 1 angolare. Cinque elementi staccati sono collocati sulla parete della loggia lato sud: 3 rettangolari e 2 pennacchi, in corrispondenza dei riquadri da cui provengono. Le decorazioni sono in bianco su fondi terra, ocra, bruno
- OGGETTO decorazione a graffito
-
MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco/ graffito
-
ATTRIBUZIONI
Barbatelli Bernardino Detto Poccetti (scuola)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione del chiostro risale alla fine del secolo XVI, durante il priorato di don Silvano Razzi, che fu priore del Convento, in vari periodi, dal 1582 al 1611. I Thiem (1964) propongono l'attribuzione al Poccetti e alla sua bottega, sia per la presenza negli stessi anni del maestro nel convento per l'esecuzione delle lunette nel medesimo chiostro; sia per affinità stilistiche e tipologiche con le grottesche del giardino di Boboli, eseguite nel 1585. Il chiostro subì un precario restauro durante i lavori di ristrutturazione del 1934-37 diretti dall'architetto Sabatini. Anche in seguito all'alluvione del 1966 sono stati presi alcuni, insufficienti, provvedimenti conservativi. Stefania Vasetti (Chiostro camaldolese 1998) ritiene che "gli attuali graffiti sono quasi tutti frutto di un rifacimento ad imitazione della decorazione originale, avvenuto negli anni Trenta del Novecento[...]. L'autore di questo rifacimento ha lasciato la firma nella punta del pennacchio più a sinistra del lato ovest del chiostro: vi si può leggere infatti "V. Boti (o Bati?) rest. 193(8?)" E' probabile che il restauratore abbia operato pesentemente rifacendo ex-novo quasi tutta la decorazione". Il parere delle studiosa è confermato dal restauratore Giovanni Cabras, che ritiene che tutti i graffiti siano stati rifatti, "ad eccezione di alcune testine angeliche del lato verso la chiesa". Cabras ha anche indicato alla studiosa l'esistenza di sette riquadri e quattro pennacchi originali, staccati e rintracciati nei depositi della Soprintendenza presso Villa Corsini a Castello (Chiostro camaldolese 1998)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900121977
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0