L'Idiota. busto ritratto d'uomo

scultura, 1919 - 1919

Figure: figure maschili

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA gesso/ patinatura
  • ATTRIBUZIONI Boncinelli Evaristo (1883/ 1946)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Databile al 1919, dopo cioè il ritorno dell'artista dalla guerra, la quale segnò la fine della vita e l'inizio della tragedia boncinelliana. Sin dalle prime lettere del periodo della chiamata alle armi (inizio 1918) si avverte un profondo disagio fisico a cui si sovrappongono prostrazioni morali, momenti di profonda sofferenza, tentativi di fuga per raggiungere i suoi familiari, Firenze, il suo lavoro. Nella prima decade di settembre del 1918, quando torna riformato dall'Ospedale Militare Principale di La Spezia, per nevrastenia ed ernia inguinale bilaterale, la sua salute era ormai minata. La diffidenza verso tutto e tutti, l'assillo delle allucinazioni uditive che non gli dava requie, i tentativi di suicidio, lo porteranno dopo due anni di profonda prostrazione all'internamento nel Istituto di Malattie Mentali di San Salvi il 13 ottobre 1920. E' in questi due anni che Boncinelli scolpisce "l'Idiota", ed il "Ritratto della madre". Nell'autunno del 1919 vide sul tram del Vingone lo scaccino della chiesa del Pignone e subito desiderò ritrarlo. Era un idiota non ignaro del manicomio."Venne in casa per lunghe sedute; vociando lo teneva fermo. Dalla creta ricavò il gesso e ne rimase soddisfatto." (Pariani) Nacque così "l'Idiota" ed il solco che reca dietro l'orecchio sta a testimoniare che per ordine delle sue voci l'autore per poco non lo distrusse appena formato. Questa testa tragica, dalla fronte corrugata, dalla bocca aperta che lascia intravedere i denti, dal suo volume che dalla sfericità del cranio va affilandosi verso il mento, dall'aspetto di questa demenza sofferta, sottolineata dalla posizione reclinata appare ben raffigurata l'antica ed eterna miseria dell'uomo. Ma la scultura del Boncinelli ci mostra la sintesi umana di questa tragedia attraverso uno stile semplice sintetico. Il processo di elezione e selezione degli elementi del vero si traduce in puro linguaggio plastico; quello che ci rimane non è tanto un senso di pessimismo o di inquietudine, quanto un'ombra di gravità umana, di accettazione eroica espressa in una stupenda forma plastica. Dopo l'esposizione alla Quadriennale di Roma del 1948 "l'Idiota" fu trovato ritto nel naso, fatto che diede origine ad una controversia fra gli eredi del Boncinelli e la direzione della mostra romana,una controversia che parve sanarsi solo allorquando il Ministero della Pubblica Istruzione Belle Arti prospettò l'acquisto dell'opera per conto dello Stato. Pur non essendo mai avvenuto nella realtà tale acquisto, la scultura rimase dal 1949 al 1955 esposta al pubblico nella Galleria d'Arte Moderna di Villa Giulia a Roma, con una dicitura errata, (era citata infatti come ritratto dell'autore), catalogata con il numero d'inventario 4610, come si può tuttora vedere da un cartellino rimasto incollato sotto la base dell'opera. La scultura fu restituita alla famiglia senza possibilità di risarcimento e con la firma di un documento di rinuncia a qualunque azione giudiziaria ai danni dello Stato. La scultura qui considerata fa parte del gruppo di opere di Evaristo Boncinelli per la cui acquisizione vedi scheda: Galleria d'arte moderna, giornale 2048
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900121521
  • NUMERO D'INVENTARIO Giornale GAM 2044
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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