motivi decorativi vegetali
monumento funebre,
Mino Da Fiesole (1429/ 1484)
1429/ 1484
Monumento funebre a muro con zoccolo e basamento sul quale poggiano delle mensole sostenenti delle statuette. Il sarcofago è incorniciato da lesene con capitelli compositi e sormontato da una specchiatura con bassorilievo. Il tutto culmina con architrave centinato delimitato da mensole e contenente un tondo a bassorilievo
- OGGETTO monumento funebre
-
ATTRIBUZIONI
Mino Da Fiesole (1429/ 1484): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La salma di Ugo di Toscana, morto nel 1001, benefattore della Badia e figlio della fondatrice, la marchesa Willa, riposava in origine in un antico sarcofago di porfido posto presso l'altare maggiore della chiesa. Nel 1439 fu deciso di allogare un nuovo monumento funebre in suo onore, che fu commesso a Luca della Robbia. L'artista preparò un modello in terracotta e la salma di Ugo fu temporaneamente traslata in un cassone ligneo dipinto da Piero di Lorenzo e collocato in sacrestia. La tomba di Luca non fu eseguita e nel 1469 venne dato l'incarico a Mino da Fiesole di progettare un monumento in marmo e pietra, decorato da sculture. Il contratto fu precisato e ampliato il 25 giugno 1471 e lo scultore ricevette il saldo di un compenso di lire 1777. Il progetto fu in seguito ulteriormente modificato con l'aggiunta della spalliera in marmo, di un sott'arco e di uno scalino, e venne terminato solo nel 1481. Il monumento fu innalzato in origine sulla parete sinistra della cappella maggiore della chiesa, e fu trasferito nella posizione attuale soltanto nel 1629. L'opera riflette la lunga e travagliata gestazione. Il disegno del complesso probabilmente risale, a causa degli evidenti legami con i monumenti Bruni e Giugni, ad una data di poco successiva alla commissione, le parti scultoree furono invece eseguite al rientro di Mino a Firenze dopo il soggiorno romano. Una certa discontinuità di esecuzione denuncia l'intervento della bottega; lo Sciolla riconosce una mano più ferma nella stesura e nel modellato dell'angelo reggiscudo di sinistra e del putto della Carità ed attribuisce entrambe le parti ad un aiuto. La critica dal Vasari in poi ha ritenuto questo monumento come il capolavoro di Mino
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900120059-0
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
1989
2006
- STEMMI al centro dell'architrave - gentilizio - Stemma - conte Ugo di Toscana - di rosso a tre pali d'argento
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0