Cristo nel deserto servito dagli angeli

dipinto, ca 1650 - ca 1650

Personaggi: Cristo. Figure: angeli; putti. Paesaggi: deserto. Montagne. Piante: alberi; palme

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 111 cm
    Larghezza: 153 cm
  • ATTRIBUZIONI Stella Jacques (1596/ 1657): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE N. 6 della lista di quadri acquistati in Francia da Francesco Favi. Entrato in Galleria il 4 dicembre 1793. Espertise generale di Favi del 22 gennaio 1794, con accluso le perizie di Vien e Robert (4 agosto 1792), Bachalier (5 ottobre), Taillasson (3 agosto), Lagreén e Pasquier (30 agosto), Roslin (12 novembre 1792). Pagato, si crede, 600livres. Per il Lanzi Stella era "buono imitatore" di Poussin di cui conveniva acquistare un quadro. Dello stesso parere è anche Nicar, che scrive: "I suoi quadri meritano una grande considerazione e rappresentano lo stile eroico della Pittura". All'arrivo dei quadri a Firenze, Lanzi commenta nella sua relazione: "Questo pure è molto Pussinesco nelle forme e nei panni ma più gaio, più florido nel colore che Puesino, più franco nella esecuzione che Dyfrenoi" (quadro di cui parla prima di questo). L'attribuzione di questo dipinto, pochissimo noto, è sicura: deve trattarsi, nonostante una leggera differenza di misure, della tela ricordata nell'inventario del 1693 di Claudine Bouzonnet- Stella (1636-1696), nipote dell'artista ("Nouvelles Archives de l'Art Francais", 1877, p. 26): "De monsieur mon oncle...... un tableau de 4 pieds sur 5 de long (cioè circa cm. 130x162.5) un Christ servi au désert par les Anges, bordure dorée". Nel suo testamento datato 23 maggio 1693, e confermato dinanzi al notaio nel 1697 ibid. , p. 15) essa scrive: "Dono e lego a Pierre Périchon, notaio a Lione..... mio cugino germano, un quadro....... di mano di mio zio, raffigurante un Cristo servito nel deserto dagli angeli......". Il quadro è senz'altro posteriore al ritorno di Stella in Francia (1634) ma precede il quadro dello stesso soggetto di Le Brun al Louvre (1653 circa). La severità della composizione è mitigata da un'eleganza tipica dello Stella. La verità dei gesti degli angeli contrasta con l'unità formativa quasi 'neoclassica' dei volti e delle espressioni. I colori cangianti dei panneggi, valorizzati dal recente restauro e spesso accostati con audacia, pongono quest'opera tra i migliori risultati del suo autore intorno al 1650
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900099681
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 996
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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