fonte battesimale,

Fonte esagonale in terracotta bianca e policroma, sopra basamento marmoreo. I pannelli figurati sono spartiti da pilastri decorati a bassorilievo con candelabre. I capitelli compositi reggono una trabeazione a fasce aggettanti, sopra la quale corre una decorazione a festoni e putti, sormontata da da un fregio e foglie d'acanto. Sugli spigoli si ripete lo stemma mitrato di Leonardo Bonafede. La decorazione di base è a più registri con racemi, figurette muliebri e baccellatura; storie di S. Giovanni Battista sui pannelli. Descrizione delle scene. Lato destro: 1) S. Zaccaria sorpreso dall'angelo. 2) Nascita di S. Giovanni Battista. Lato sinistro: 3) Imposizione del nome. 4) S. Giovanni sulle sponde del Giordano. Pannello centrale anteriore: Battesimo di Cristo. Pannello centrale posteriore: Decollazione del Battista// Descrizione dettagliata delle scene. Lato destro: 1) "S. Zaccaria sorpreso dall'angelo". Il Santo barbuto riceve la visita dell'angelo mentre offre l'incenso a Dio. 2) "Nascita di S. Giovanni Battista". Quattro dame assistono S. Elisabetta e il figlio (con iscrizione)./ Lato sinistro: 3) "Imposizione del nome". S. Zaccaria scrive il nome del figlio su una tavoletta, essendo diventato muto per la punizione inflittagli dall'angelo (...)

  • OGGETTO fonte battesimale
  • ATTRIBUZIONI Della Robbia Giovanni Antonio (1469/ 1529-1530)
  • LOCALIZZAZIONE Bucine (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Attribuito alla scuola di Giovanni Della Robbia (CAVALLUCCI, 1884), a Luca (Carloni, 1889) o alla sua scuola (CAROCCI, 1813). Poco noto è il documento pubblicato dal Bacci nel 1908 (cfr. bibl.) che ricorda l'anticipo di alcuni firini dato dal Camarlingo dell'ospedale di S. Maria Nova di Firenze a Giovanni Della Robbia per "uno battesimo a fare alla pieve di Galatrona". Ricopriva la carica di spedalingo Leonardo Bonafede, rettore commendatario della chiesa e contribuente alla realizzazione del fonte (cfr. Inv. Parr. del 1761). Poichè lo stemma del pievano, iterato sugli spigoli, porta la mitria episcopale, si suppone che venisse apposto un decennio dopo l'inizio dell'opera, quando il bonafede divenne vescovo di Cortona. L'attribuzione è sostenuta dal Marquand (cfr. bibl.). Salmi (civiltà artistica ecc.) riconosce nell'opera i modi di giovanni, ma ipotizza una partecipazione del fratello Marco. Il nome di Marco (figlio e non fratello) compare nel libro paga dello Spedale fiorentino negli anni 1520-1521 (Bacci, cfr. bibl.); non si conoscono però i motivi del compenso. simile per struttura al fonte del 1511 nella chiesa di S. Leonardo di Cerreto Guidi (PT), già attribuito dal Marquand a Giovanni della Robbiaq e modello per il fonte eseguito dallo stesso artista nella Pieve di S. Piero a Sieve (FI) (cfr. A. Marquand, 1920, p. 112; Id. 1911, p. 230). Ancora vicino agli esempi di Andrea per l'uso del monoscromo. Pertinente al linguaggio di Giovanni la facilità del racconto, la dovizia dei particolari, la semplicità della composizione. Molti i riferimenti quattrocenteschi , da un vago ricordo del Ghirlandaio nella "Nascita del Battista" alla citazione leonardesca nell' "Annuncio dell'Angelo", fino alla ripresa consapevole dal Verrocchio nel "Battesimo di Cristo". Dettagliatamente descritto nell'Inventario del 1709 (cfr. bibl.), ritebuto di alta qualità dal redattore dell'Inventario del 1785 (cfr. bibl.), il quale già denuncia il mediocre stato di conservazione
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900092180
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI formella con "Nascita di S. Giovanni Battista" - BENEDITUS DEUS ISDRAEL QUIA VISITAVIT ET FECIT - latino
  • STEMMI Stemma - Bonafede Leonardo - toro rampante rosso sopra sei monti verdi in campo giallo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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