Pentecoste

dipinto, 1690 - 1699

Personaggi: Madonna; Apostoli. Simboli: (Spirito Santo) colomaba

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Morandi Giovanni Maria (1622/ 1717)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, come attestano e i numeri inventariali sul verso, proviene dalla villa del Poggio Imperiale. Il più antico inventario dell'Imperiale in cui è possibile riconoscerla è quello del 1768 (A.S.F. Imperiale e Reale Corte 4855, c 166) dove è descritta nella "Camera seconda con porta sul giardino degli aranci" con il numero 366 assieme a un "San Filippo Neri genuflesso con braccia aperte in atto di mirare nostro Sig(no)re in gloria, e due angioli davanti a detto Santo, di cui uno gennuflesso in atto di porgrergli un giglio." di analoghe dimensioni (non identificato) e con uguale cornice intagliata e dorata.Entrambi i dipinti sono detti "di mano del Morandi". Il riferimento al Morandi è mantenuto negli inventari successivi in cui il quadro è menzionato separatamente dal pendant. In quello del 1784 (A.S.F. Imp. e R. Corte 4856, c. 378) compare con il numero 1708; in quello del 1803 (A.S.F. Imp. e R. Corte 4858, c. 194) con il numero 1394 (presente sul verso della tela); in quello del 1810-1818 (A.S.F. Imp. e R. Corte 4860, c. 203) con il numero 1124 (sul verso) e con la corrispondenza con l'inventario, non rintracciato, del 1836 (c. 93, n. 1364 corrispondente al numero segnato sul cartellino presente sul verso); infine è descritto nell'inventario del 1860 (Archivio della Villa del Poggio Imperiale, Inventario degli Oggetti di Belle Arti, c. 35) con il numero 234 (presente sul verso). Negli inventari delle Gallerie del 1881 e del 1890 il dipinto è invece menzionato come "opera bolognese del XVII secolo", mentre più recentemente è stato catalogato (S: Turrini, scheda ministeriale, 1974-1975) come di ignoto fiorentino dell'"ambiente del Volterrano". Si tratta tuttavia di una replica della pentecoste eseguita dal Morandi nella fase tarda (dopo il 1697) per la chiesa romana di Santa Maria della Vallicella. Le cattive condizioni di conservazione non permettono di giudicare se si tratti di un'opera autografa del Morandi (com'è indicato negli inventari dell'Imperiali) o non, come sembra più probabile considerando le parti ancora leggibili, di una copia, forse eseguita nell'ambiente fiorentino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900035066
  • NUMERO D'INVENTARIO inv. 1890, 6936
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI su un cartellino; davanti; sulla tela - n. 2145 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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