flagellazione di Cristo

dipinto,

La tela ha un formato ovale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Soderini Mauro (1704/ Post 1751)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Sacconi Carlo
  • LOCALIZZAZIONE Pescia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Erano trascorsi pochi decenni dalla collocazione della tela, raffigurante la flagellazione di Cristo, lungo la parete destra della chiesa quando Innocenzo Ansaldi pubblica la sua "Descrizione delle sculture e pitture et architetture della città e sobborghi di Pescia nella Toscana" dove attribuisce il dipinto a Mauro Soderini. Poi qualcuno gli suggerisce il nome di Carlo Sacconi e lui preso dal dubbio diligentemente lo annota sul margine del suo lavoro. Quando il Baldasseroni nel 1784 pubblica la sua "Nota delle p itture più ragguardevoli esposte al pubblico nella città di Pescia, e suo territorio" fornisce i due nomi come possibili autori. Nella seconda edizione della "Descrizione delle sculture e pitture" del 1816, rivista e corretta da Antonio Ansaldi, nipote di Innocenzo, resta la sola attribuzione al Soderini. Assegnazione, in mancanza di documenti certi, tuttoggi accettata dai ricercatori che si sono occupati del dipinto. Figlio del pittore Francesco Soderini, Mauro fu mandato dal padre a Bologna a studiare presso la bottega di Camillo Giuseppe Dal Sole e Felice Torelli. Si trasferì poi a Roma presso il pittore Benedetto Luti dove, secondo il Gabburri, imparò a disegnare e dipingere bene soprattutto le figure nude. Per questo, una volta tornato a Firenze, fu iscritto tra gli accademici di San Luca. La tela raffigurante una scena della passione di Gesù Cristo fu commissionata al So derini dal Governatore della Compagnia del Crocifisso della Maddalena Girolamo Flori il quale intendeva così completare l'ideale percorso penitenziale iniziato quarant'anni prima con il rinnovo architettonico e decorativo della chiesa. Il dipinto, poco leggibile nelle tonalità cromatiche scurite dall'ossidazione delle vernici di protezione, non permette chiari confronti con le opere del suo catalogo. La composizione, affollata e giocata su linee oblique con il succedersi continuo dello stesso gesto, appare opera di buon livello soprattutto nella resa anatomica delle figure
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900034018
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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