allegoria della primavera

arazzo, ca 1643 - ca 1643

n.p

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA lana e seta/ arazzo
    argento filato e seta
    lana/ arazzo
  • ATTRIBUZIONI Vignali Jacopo (1592/ 1664): cartone
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Medici Riccardi
  • INDIRIZZO Via Cavour, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arazzo fa parte della preziosa serie allegorica delle Stagioni ed Ore tessuta a Firenze tra il 1640 ed il 1643 in due differenti manifatture. La serie comprendeva originalmente dieci pezzi di cui nove tuttora conservati: il Crepuscolo della Sera, l'Estate, l'Autunno, il Carro del Sole e tre sovrapporta raffiguranti: il Tempo, il Giorno e la Notte furono eseguiti da Pietro Fevère nella manifattura granducale maggiore situata in San Marco; mentre il Crepuscolo della Mattina, la Primavera e l'Inverno furono eseguiti da Pietro van Asselt, che probabilmente lavorava in proprio assieme al fratello Bernardino nel nucleo minore della manifattura granducale con sede in Palazzo Vecchio. Tutti gli arazzi della serie, tranne il Carro del Sole (conservato presso l'Ambasciata Italiana a Londra) ed il Giorno (disperso durante l'ultima guerra), si trovano attualmente in Palazzo Medici Riccardi ( v. schede con foto A.F.S. n. 6168, 6169, 6170, 6171, 6172). Di due mani diverse sono anche i cartoni; documenti del 1641 riferiscono di pagamenti a Lorenzo Lippi per le raffigurazioni: il Crepuscolo della Mattina, il Crepuscolo della Sera, il Carro del Sole, il Tempo, il Giorno e la Notte; ed a Jacopo Vignali per gli altri quattro. Viene inoltre riferito che il fregio della bordura è una derivazione da un disegno del Salviati. In realtà nei soggetti raffigurati vi sono dei riferimenti ben precisi ai disegni che questo autore realizzò per un parato dei Mesi ed Ore tessuto quasi un secolo prima e di cui attualmente non è rintracciabile nessuno dei pezzi (cfr. G. Gaeta Bertelà, op. cit.). Un secondo arazzo con lo stesso soggetto venne tessuto dopo il 1644; apparteneva alla seconda edizione di una serie completa, tessuta questa volta solo in lana e seta da Bernardino Van Asselt e Pietro Favère. Le notizie relative alla serie furono pubblicate per la prima volta da C. Conti nel 1875. Gli autori dei successivi studi hanno riportato spesso le notizie di questi arazzi riferendole ad un'altra serie di eguale soggetto, tessuta a Firenze solo pochi anni prima ma più nota perché esposta alla R. Galleria degli Arazzi. Uno studio più completo sulla serie è stato pubblicato da A. Frezza nel 1980 (v. bibl.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900014239
  • NUMERO D'INVENTARIO Arazzi 652
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sulla cimosa inferiore, nell'angolo destro - P.O VAN ASSELT - lettere capitali - a ricamo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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