piatto,
CA 1810 - CA 1810
Piatto a tesa larga
- OGGETTO piatto
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Dagoty
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I piatti sono decorati con bordo a fascia verde circondata, con ai bordi foglie stilizzate e filettatura in oro. Al centro sono riprodotti paesaggi in marrone a monocromo. Le parti che compongono il sontuoso servizio da dessert a cui appartengono questi piattini, in origine era composto da centoquarantadue elementi. Dall’epoca postunitaria quelli attualmente riscontrati sono suddivisi tra le raccolte del Museo delle porcellane di Palazzo Pitti, della Villa Medicea della Petraia a Castello (Firenze), della Villa Medicea di Poggio a Caiano e del Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli. Oltre a piattini e vassoi il servizio era composto da quattro geliere, quattro zuccheriere (non rintracciate), quattro alzate di cui due a coppa, sedici compostiere e quattro fruttiere modellate a forma di cestini con piedini. Esso fu eseguito dalla parigina Manifattura Dagoty e integrato dalla Manifattura Ginori di Doccia certamente con tre piattini ancora conservati al Museo delle porcellane di Palazzo Pitti, probabilmente in sostituzione degli originali andati rotti. Difficile stabile con certezza quando siano stati realizzati, poiché vengono citati per la prima volta nell’Inventario degli Argenti e Vasellami del 1879 conservato presso l’Archivio Storico delle Gallerie degli Uffizi: “Diciassette tondini, di cui tre di Doccia”. Tuttavia, vista la dispersione di questo servizio avvenuta a partire dal 1865 è verosimile ipotizzare che il suo riassortimento sia avvenuto tra il 1820 e il 1825, quando ancora era in uso presso la Villa di Marlia per la quale, insieme ad un altro ornato da una filettatura dorata, era stato commissionato alla Manifattura Dagoty dalla neo granduchessa di Toscana Elisa Baciocchi nel 1810, dopo la sua visita alla fabbrica fondata alla fine del Settecento da tre fratelli presso Boulevard Poissonnière. Pierre-Louis Dagoty sopravvissuto a Isidore e Jean Baptiste Etienne dal 1801 proseguì da solo l’attività della manifattura e all’Esposizione industriale di Parigi del 1806 ottenne come riconoscimento una medaglia d’argento, che lo favorì nell’acquisizione della protezione imperiale, in seguito alla quale la sua fabbrica assunse la denominazione di Manufacture de S. M. Impériale. Nel 1865 il servizio fu inviato a Palazzo Pitti, ad esclusione di due geliere che furono destinate alla Villa della Petraia. Nel 1875 esso subì un’ulteriore suddivisione e trentuno piatti di diverse dimensioni, insieme a cinque compostiere, furono spediti alla Villa di Poggio a Caiano, dove furono venduti nel 1893, ad esclusione di alcuni piatti che nello stesso anno tornarono a Palazzo Pitti, senza però ricongiungersi al resto del servizio in quanto nel 1888 esso era stato trasferito a Roma e da lì nel 1892 fu spedito a Napoli. L'inventario A.c.e. 1911, n. 804, cita: “14 piatti”, vedi inventari A.c.e. 1911, n. 804 che seguono. L'inventario Argenti e Vasellami, 1879, n. 2811, cita: “17 tondini' di cui 3 di Doccia, pervenuti da Poggio a Caianoil 25.8.1893”. L'inventario di Poggio a Caiano, 1870, n. 70, cita: “20 tondini', 3 abbuonati nel 1879”. L'inventario Porcellane, 1866, n. 314, cita: “78 tondini”, parte di un grosso servito, pervenuti dalla R. Villa di Marlia il 26.10.1865. Di questi, 20 mandati a Poggio a Caiano il 31.12.1875
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006146
- NUMERO D'INVENTARIO AcE 804
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1972
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2023
- STEMMI sotto la base di tutti i piatti - fabbrica - Marchio - manifattura di Dagoty - "M.re de S.M./ l'Impératrice/ P.L. Dagoty/ à Pari", in rosso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0