caffettiera,
Servizio da caffé con zampe leonine e modellato a forma di cigno
- OGGETTO caffettiera
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Dagoty
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La caffettiera ha un fondo color noce decorato con motivi di spighe di grano in oro, alternate con fiorellini stilizzati, pure in oro. Specchiatura circolare con all'interno dipinta una miniatura accompagnata dalla scritta 'Le Patre et le lion'. Il servito consiste di un vassoio quadrato, una caffettiera, un bricco per latte, una zuccheriera con coperchio e due tazze con piattini. Ha un color noce decorato con motivi di spighe di grano in oro, alternate con fiorellini stilizzati, pure in oro. Sul vassoio vi sono anche motivi decorativi raffigurante una vite con foglie e grappoli d'uva. La latteria e la zuccheriera hanno zampe leonine, mente il beccuccio della caffettiera è modellato a forma di cigno. Ogni pezzo del servito, eccetto i piattini, hanno una specchiatura ovale o circolare con all'interno dipinta una miniatura accompagnata dall’iscrizione: “Les deux ruisseaux” (sul vassoio), “Le Patre et le lion” (sulla caffettiera), “Le chesne et le Roseau” (sulla lattiera), “Conseil tenu par les rats” (sulla zuccheriera), “Les Poissons et le Cormoran” (su una tazza) e “La Corneille et l'Aigle” (sull’altra tazza). Le miniature contenute nelle specchiature dei singoli pezzi che compongono il servito sono illustrazioni di alcune favole di La Fontaine, ad esclusione de Le corneille et l’aigle riconducibile a una fiaba di Esopo, la cui scena è derivata come anche quella de Les deux ruisseaux, seppur con varianti, dalle tavole del primo volume de Planches pour: Dorat. Œuvres complètes (I edizione 1764, II edizione 1777) disegnate da Clément-Pierre Marillier e incise da Yves-Marie Le Gouaz. L'inventario Confettureria, 1816, n. 39, cita “nel 1821 la zuccheriera venne scaricata e sostituita, sotto il numero 544”. Questo servizio da tête-a-tête dalle curiose forme, per la presenza dell’elegante modellato del cigno che sembra immergersi in acque dorate, porta a ipotizzare una committenza di Elisa Baciocchi alla Manifattura Dagoty, alla quale a seguito della sua visita nel 1810 aveva ordinato per la Villa di Marlia due servizi, di cui quello da dessert è conservato nelle collezioni di Palazzo Pitti (inv. A.c.e. 1911, nn. 804, 997-999). Presso la manifattura è stato realizzato anche un sevizio da tè in porcellana trattata a biscuit nella superficie esterna e dorata in quella interna, attualmente conservato al Museo delle porcellane (inv. A.c.e. 1911, nn. 1027-1032). Non è nota la sua committenza, ma il cigno rappresentato in maniera scultorea richiama la nostra caffettiera e ci riconduce alla granduchessa, poiché esso è protagonista nella decorazione delle porcellane di Sèvres donatele dal fratello, come il fastoso servizio da entrée e da dessert e la coppia di vasi Cordelier, attualmente nelle raccolte di Palazzo Pitti (inv. O.d.A. 1911, nn. 837-900, 928-929). L'inventario Confettureria, 1816, n. 39, cita “nel 1821 la zuccheriera venne scaricata e sostituita, sotto il numero 544”
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006138-2
- NUMERO D'INVENTARIO AcE 170-4
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1972
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0