La Fée Urgèle. Il cavaliere Roberto tenta di baciare la fata Urgèle

gruppo scultoreo, ca 1769 - ca 1769

Gruppo rappresentante un cavaliere in piedi, vestito con una corazza medioevale, che cerca di baciare una dama

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA BISCUIT
  • MISURE Altezza: 19.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Sèvres
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come già indicato da Émile Bourgeois (“Le biscuit de Sèvres au XVIIIe siècle”, I, 1909, pp. 62-3) il motivo del gruppo deriva da una scena della breve ‘opéra-comique’ “La fèé Urgéle, ou ce qui plait aux dames” rappresentata per la prima volta alla corte francese di Fontainebleau il 26 ottobre 1765 e poi a Parigi il 4 dicembre dello stesso anno. La trama si svolge nel VII secolo, all'epoca del re Dagoberto. Un giorno il cavaliere Roberto incontra la fata Urgèle che travestita da bella contadina di nome Marton sta raccogliendo fiori. Roberto che cerca di strapparle un bacio subisce una punizione, ma dopo vari intrighi e complicazioni arriva il finale felice: Roberto sposa la fata. Il modello originale fu eseguito da Étienne-Maurice Falconet (vedi X. de Chavagnac, M. de Grollier, “Histoire de Manifactures francaises de porcelaine”, 1906, p. 272) e deve trattarsi di uno dei suoi ultimi lavori per la fabbrica di Sèvres prima della sua partenza per la Russia nel luglio del 1766. Il gruppo appare nei protocolli della fabbrica solo verso la fine del 1767. Fu venduto al prezzo di 144 'livres'. Il gruppo a Palazzo Pitti proviene dal Palazzo di Colorno e appare nell'inventario del 1861 alla voce n. 2089: "Un gruppo di porcellana bianca rappresentante una signora a sedere con un ragazzo che l'abbraccia” (Parma, Archivio di Stato, Corti Borboniche di Lucca e di Parma, 723). Nel medesimo inventario alla voce n. 1404 ricorrono vari gruppi in 'biscuit' tra le voci della fattura Testard di oggetti consegnati alla corte di Parma nel 1769. Tra essi figura “uno idem [gruppo] de la fée Urgelle', al prezzo di 144 'livres”. Dai registri di vendita della fabbrica risulta che il Testard aveva comprato il 4 febbraio 1769 due esemplari del gruppo pagandoli 144 'livres', ciascuno dei quali con lo sconto del 9%. L'inventario Mobili Palazzo Pitti del 1860, alla voce n. 38099 cita: “dall'inventario Molinari il 31.3.1870”. L'inventario Molinari del 1866, invece, alla voce n. 1754 inidica: “dal Real Palazzo di Piacenza”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006088
  • NUMERO D'INVENTARIO AcE 1411
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2020
  • ISCRIZIONI sulla base - "B" - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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