stampa fotomeccanica, Esterno dell'abside della basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna per il progetto di ripristino di Anonimo italiano (XX)
stampa fotomeccanica,
ca 1920 - ca 1921
Eliografia. Progetto di ripristino, fronte esterno dell'abside della Basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna
- OGGETTO stampa fotomeccanica
-
MATERIA E TECNICA
CARTA
eliografia
matita
-
MISURE
Misura del bene culturale 08iccd_modi_2354821507361: 550x410 mm
-
CLASSIFICAZIONE
OGGETTI/ OGGETTI ARTISTICI
-
ATTRIBUZIONI
Anonimo Italiano (xx): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Basilica di San Giovanni Evangelista, la più antica fra gli edifici di culto di Ravenna, venne edificata, per volere di Galla Placidia, nel 424, come ex voto per uno scampato pericolo. Di pianta longitudinale a tre navate ed abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno, è preceduta da un quadriportico che nel 1316 fu arricchito di un prezioso portale marmoreo e della cappella trcentesca con affreschi attribuiti alla scuola giottesca. Nel IX-X secolo venne aggiunto il campanile e nuove decorazioni pavimentali musive, mentre nel XIII secolo e nel successivo, arricchita di un raro soffitto ligneo a capriate che sormonta la navata centrale. Nel corso dei secoli, in particolare tra il XVII e il XIX, si sono susseguiti diversi interventi di risistemazione sia dell'interno che dell'esterno dell'edificio di culto, fino al 1921 quando, in occasione del VI centenario della morte di Dante, la Regia Soprintendenza dei Monumenti di Ravenna si impegna in importanti lavori di restauro che ebbero come principale finalità quella di riportare gli spazi interni ed esterni alle linee architettoniche originali; furono demoliti tutti gli edifici addossati alle pareti esterne e rimossi i rivestimenti, le strutture interne e le manomissioni apparse nel corso del tempo. Il nucleo grafico catalogato, dedicato alla Basilica di San Giovanni, comprende 169 eterogenei beni, fra schizzi su carta da disegno e a quadretti, china su carta lucida ed eliografia, tutti in buono stato conservativo e di musire variabili tra i 920 e i 120 mm. I disegni, che interessano il nucleo oggetto di studio, possono essere per la maggior parte ricondotti all'indagine effettuata poco prima dell'intervento del 1920-1921 o allo stesso arco cronloigco come fonti e documentazione per l'importante restauro avvenuto in quegli anni. Prima e dopo quella data, nel corso del XX secolo, molteplici sono stai gli interventi di ripristino di parte degli ambienti e delle decorazioni (affreschi, tarsie, portale marmoreo etc) della Basilica, accompagnati da documentazione grafica conservata oggi presso L'Archivio Disegni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini . Fra i tanti documenti grafici realizzati in queste occasioni, ricordiamo quelli di Alessandro Azzaroni, eseguiti tra il 1900 e il 1901 rappresentanti ilmomento di ripristino della decorazione finale esterna dei muri del perimetro della chiesa, quelli di Costantino Ecchia, del 1911 e di cui si conservano alcuni esemplari anche nel nucleo inesame, per la “ripassatura” del tetto e delle capriate del XIV secolo afferenti alla navata centrale e quelli dello stesso Azzaroni e di Giuseppe Zampiga, per il restauro dei mosaici, avvenuto durante gli anni Venti. Nel corso del Ventesimo secolo, come già accennato, numerosi furono gli interventi, oltre a quelli già citati, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando, nel novembre del 1944 la facciata, gran parte dell'abside, circa un quarto dell'edificio e parte del campanile, andarono completamente perduti. Fra il 1944 e il 1945 i primi interventi di soccorso, furono messi in atto ad evitare ulteriori crolli, mentre nell'estate del 1948 si diede avvio ai restauri più complessi che nteressarono sia le strutture verticali che le fondazioni e il tetto, tutto documentati con apparati grafici anch'essi conservati presso l'Archivio Disegni della Soprintendenza
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_2354821507361
- NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 7203
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0