Disegno di mosaico pavimentale del palazzo di Teodorico di Ravenna

disegno architettonico,

Il foglio reca al centro un disegno di mosaico pavimentale a motivi geometrici relativo al 2° piano , ambiente C, del palazzo di Teodorico di Ravenna. Il disegno è realizzato ad acquerelli nero, grigio e azzurro ed è in scala 1:5

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ acquerellatura/ inchiostro a penna
  • ATTRIBUZIONI Azzaroni Alessandro (attribuito): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno, realizzato da Alessandro Azzaroni, rappresenta uno dei frammenti musivi relativi al palazzo di Teodorico, emersi in occasione degli scavi intrapresi dalla Soprintendenza nei primi anni del ‘900. L’estesa area palaziale rinvenuta, comprendeva tuttavia diverse fasi edilizie databili tra il I e il VI secolo d.C, a loro volta inglobate in un edificio tardoantico. La stratificazione edilizia di quest’area farebbe pensare ad un complesso suburbano, con vari ambienti imperniati attorno ad un ampio peristilio, la cui presenza permane fino all’epoca tardoantica e bizantina. L’interesse verso quest’area aveva portato già nella seconda metà dell’800 ad una serie di primi scavi, tuttavia gli esiti più importanti si ebbero con la campagna di scavo condotta tra il 1908 e il 1914 dal Direttore Gherardo Ghirardini, allora Soprintendente agli Scavi di Antichità per l’Emilia. L’importanza di questa campagna è ancora oggi testimoniata dalla ricca documentazione grafica di cui i bei disegni di Alessandro Azzaroni sono parte integrante. Gli scavi infatti portarono al rinvenimento di una notevole quantità di pavimenti musivi per i quali venne previsto il distacco, il restauro e anche il rilievo. Quest’ultimo importante compito venne affidato a colui che dal 1898 era il disegnatore e mosaicista della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Alessandro Azzaroni, il quale seppe restituire con grande abilità la preziosità dei ritrovamenti attraverso una serie di tavole acquerellate di varie dimensioni. Di lui Corrado Ricci scrisse: "pittore, gran brav'uomo. Onesto, delicato d'animo, sempre senza rancori, alieno da ogni invidia e maldicenza, lavoratore silenzioso e indefesso, abilissimo in ogni sua occupazione, è stato per i lavori di restauro e d’illustrazione dei monumenti di Ravenna una vera fortuna”. Anche dai documenti dell’archivio della Soprintendenza emerge come il Direttore Ghirardini avesse apprezzato l’operato del disegnatore (AVSRa, RA 8/71): “Sono sempre persuaso che più che gli appunti del Nave abbino importanza capitalissima i rilievi dell’Azzaroni, fatti veramente con coscienza e con diligenza esemplare”. Tra le tante proposte di Gerola, legate all’esposizione e musealizzazione dei mosaici pavimentali (AVSRa, S5-2196), vi era anche quella di mettere in dialogo i frammenti musivi con i rispettivi disegni. La realizzazione dei disegni pertanto era parte integrante del progetto di scavi e prevista come strumento utile non solo a fini di studio e rilievo, ma anche quale plausibile supporto ai visitatori per avere una migliore visione di insieme degli spazi del palazzo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690504
  • NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 2467
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - 2° piano ambiente C - Azzaroni, Alessandro - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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