Frammento di un mosaico pavimentale del palazzo di Teodorico di Ravenna

disegno architettonico,

Il foglio reca il disegno di un mosaico pavimentale con motivo decoratico a girali su fascia appartenente al palazzo di Teodorico di Ravenna. Tale motivo decorativo è ricorrente tra i pavimenti del palazzo di teodorico. Il disegno è realizzato ad acquerelli colorati: nero, giallo, rosso, marrone, beige e grigio. Il foglio presenta sul retro schizzi a matita raffiguranti girali e misurazioni

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta beige/ acquerellatura, matita
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno rappresenta uno dei frammenti musivi relativi al palazzo di Teodorico, emersi in occasione degli scavi intrapresi dalla Soprintendenza nei primi anni del ‘900. Da confronti con altri disegni e con alcuni frammenti pavimentali, potrebbe trattarsi specificatamente di un disegno relativo a uno dei rinfasci che facevano da cornice a tappeti musivi, caratterizzato da motivi a spirale a forma di dorso di serpente sfumato. L’area che comprende il cosiddetto “Palazzo di Teodorico”, ex chiesa di San Salvatore ad Calchis, e la zona retrostante, fino alla absidi di Sant’Apollinare Nuovo, ha suscito per diverso tempo l’interesse degli storici, al fine di comprendere la genesi della zona palaziale venutasi a creare a Ravenna a seguito del trasferimento dell’imperatore e della corte. Quest’area è stata pertanto oggetto di lunghe indagini archeologiche, iniziate già nella seconda metà dell’800 e riprese poi in una seconda importante campagna di scavi tra il 1908 e il 1914 condotta da Gherardo Ghirardini, l’allora Soprintendente agli Scavi di Antichità per l’Emilia, sotto gli auspici di Corrado Ricci. Le scoperte di questa lunga e grandiosa campagna di scavi, sono state documentate da un ricco nucleo di disegni oggi conservati presso l’Archivio Disegni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Dagli scavi emersero strutture stratificate: gli ambienti di una villa suburbana del I sec. d.C, un complesso palaziale del IV secolo sorto attorno a un cortile porticato e con grande aula absidata, nuove pavimentazioni a mosaico relative a trasformazioni di età teodoriciana e ulteriori modifiche che testimoniano l’utilizzo dell’area fino all’VIII secolo d.C., quando divenne sede degli Esarchi. Gli incredibili pavimenti musivi ritrovati, oggi conservati al primo piano del cosiddetto “Palazzo di Teodorico”, vennero distaccati, restaurati e riprodotti attraverso diversi rilievi e disegni. A quest'ultimo gruppo appartengono le precise tavole acquerellate di mano di Azzaroni, mentre nel caso del presente disegno siamo di fronte ad uno schizzo più veloce, eseguito probabilmente al fine di immortalare o ipotizzare la struttura decorativa di un frammento
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690481
  • NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 14281
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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