Ritratto del cardinale Enrico di Aviz, Infante di Portogallo

dipinto, ca 1560 - ca 1570
Anguissola Sofonisba (cerchia)
1532-1533 ca./ 1625

Dipinto ad olio su tela su telaio ligneo ovale fisso. Dal retro si apprezza la foderatura della prima tela. Il telaio si trova alloggiato all’interno di una cornice a cassetta con fronte rettangolare, a battuta liscia dorata e decorata a ramages. L'immagine del Cardinale Enrico, a mezzo busto, è estremamente essenziale e priva di articolazioni spaziali o di attributi ad esclusione della mozzetta bianca con mantello porpora allacciato sul petto, e la berretta o cappello cardinalizio secondo la foggia cinquecentesca

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Anguissola Sofonisba (cerchia)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo della Residenza della Cassa dei Risparmi di Forlì
  • INDIRIZZO Corso della Repubblica, 12, Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è probabilmente una replica antica e di ottima fattura, proveniente dal marcato collezionistico bolognese, di uno della serie di dipinti, principalmente ritratti, che la cremonese Sofonisba Anguissola ebbe modo di realizzare a Madrid per la famiglia dei reali di Spagna, dedicandosi altresì, come in questo caso, a ritrarre membri della casata regnante sul Portogallo. Enrico di Aviz, in un contesto collocabile nel settimo decennio del secolo XVI. L’uomo, sulla cinquantina, è raffigurato quindi circa 10 anni prima della inattesa elezione al trono nel 1578, al conseguente e drammatico aprirsi della crisi di successione portoghese alla sua morte, accorsa il 31 gennaio di due anni dopo. L’Enrico di Aviz ritratto da Sofonisba era allora una figura di prima importanza nella gestione dei buoni rapporti diplomatici e legatizi esistenti tra la corona portoghese e l’ambiente curiale al tempo di Paolo III, il quale lo aveva portato dalla Diocesi di Evora a ricoprire quella romana dei Santi Quattro Coronati nel 1548. Da Inquisitore generale del Portogallo Enrico fu un importante alleato anche per Giulio III, Paolo IV e Pio IV. L’incontro con la giovane Sofonisba, raro e precocissimo esempio di gentildonna in grado di condurre ad uno status di illustre professionalità l’interesse altrimenti da passatempo per la pittura non incomune tra le giovani aristocratiche, peraltro perfezionata con la frequentazione di una bottega sofisticata e di grande aggiornamento come quella dei Campi, soprattutto per quanto riguarda il ritratto dovette avvenire non troppi anni dopo il trasferimento a Madrid di quest’ultima, nel 1560. La prodigiosa severità dimostrata dal dipinto, tenuto conto di quanto possa costituire verosimilmente, secondo la precisa ricostruzione operata da Andrea Donati, niente più che il riflesso dell’ancora più nobile archetipo, si esprime in una pennellata livida ed essenziale, che risponde del trapasso dei toni della camicia più linda al bianco sporco della mozzetta, ingiallita dall’utilizzo ed un poco sgualcita nella chiusura dei bottoni, in un brano di pittura eccezionale, capace quasi di aprire una finestra sul settecento che sarà di Ceruti, o di Piazzetta, purtroppo non sostenuta dalla problematica conservazione della campitura rossa del manto, e interessata da allentamenti della tensione qualitativa sul volto. L’eco degli esemplari originali della ritrattistica spagnola di Sofonisba, evidentemente attraenti per varie vicissitudini, non ultime di convenienza politica, alla replica ed alla imitazione, si ripropongono anche nell’operare di altri artisti, come è il caso del dipinto attribuito a Cristoforo dell’Altissimo conservato nel corridoio mediceo degli Uffizi, ed evidentemente ripreso dallo stesso archetipo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800686837
  • NUMERO D'INVENTARIO 98019718
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI sul retro della cornice, in basso a destra - 000599 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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