Natura morta con ventaglio, ombrellino e tamburello
dipinto,
Bianchi Alberto (1882/ 1969)
1882/ 1969
La tela è posta entro una cornice in legno con ornato ad intaglio su quattro lati
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bianchi Alberto (1882/ 1969): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Seghezzi-Gambalunga poi Fagnani-Pani ora Cardi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura una natura morta con oggetti pertinenti alla moda e ai piaceri dell'alta società del tempo: la decorazione sul ventaglio con figure danzanti così come il tamburello rimandano alla musica e alla danza. Gli oggetti rappresentati alludono inoltre alla stagione estiva per la presenza dell'ombrellino parasole e del ventaglio. L'autore del dipinto, Alberto Bianchi, nato a Rimini nel 1882, fu figlio secondogenito di Anita Sangiorgi, fondatrice a Rimini del Laboratorio Sangiorgi, la Scuola di arazzi e ricami attiva dal 1897 al 1929. Nipote del celebre pittore Mosè Bianchi e cugino dell’artista Pompeo Mariani, si formò al fianco di Antonio Mancini all'Accademia di Belle Arti di Roma: nella collezione si conserva un corposo nucleo di opere di sua mano, in prevalenza ritratti dei membri della famiglia, tra cui un Autoritratto del pittore eseguito intorno al 1910 (Inventario generale n. 40; NCT 0800686737). Trasferitosi nel 1920 a Milano, si affermò come pittore, illustratore e cartellonista. Abile ritrattista, fu richiesto dall’alta borghesia milanese e dalla nobiltà romana, che di Bianchi apprezzavano la capacità di trasferire in pittura l’eleganza e la bellezza dei soggetti immersi in atmosfere di vibrante luminosità, rese disponendo con armonia i colori sulla superficie pittorica in modo vaporoso e brillante e con tratto veloce e sicuro. Viaggiò di frequente - ad esempio in Egitto dove eseguì le decorazioni del Teatro del Re Fuad e in America Latina, dove ritrasse Alfredo Nobel, fondatore del premio omonimo - ma rimase sempre in contatto con la sua famiglia e con l'ambiente artistico riminese: realizzò raffinati ritratti dei suoi familiari e collaborò con la Scuola di arazzi e ricami della madre, eseguendo, fra l'altro, il cartamodello per una coperta malatestiana (Inventario generale n. 62 NCT 0800686761). Nel 1959 vinse a Milano, ex aequo con Contardo Barbieri, il Premio Ramazzotti
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800686669
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario generale n. 42
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- ISCRIZIONI in basso, a destra - Bianchi - Bianchi Alberto - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0