Cleobi e Bitone. due figure maschili

rilievo,

Frammento di rilievo in gesso

  • OGGETTO rilievo
  • ATTRIBUZIONI Bartolini Lorenzo (1777/ 1850): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Seghezzi-Gambalunga poi Fagnani-Pani ora Cardi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bassorilievo è il solo frammento ad oggi noto del modello in gesso con cui lo scultore toscano partecipò nel 1802 al concorso annuale dell'Accademia di Pittura e di Scultura, il Prix de Rome, dove si classificò secondo dietro allo svizzero Urs Pancraz Egensviller. Il rilievo presentato da Bartolini ottenne tuttavia il plauso dei contemporanei che esaltarono in particolare la nobiltà e l'imponenza dell'opera. La scultura raffigurava l'episodio narrato per la prima volta da Erodoto, che ha elevato i due atleti argivi della mitologia greca a simbolo di amore fraterno, di affetto verso la madre e di pietas. Cleobi e Bitone, i due fratelli, figli di Cidippe, sacerdotessa di Era, per consentire alla madre di svolgere comunque il sacrificio trainarono il carro al posto dei buoi fino al tempio della dea. La loro devozione nei confronti della madre fu premiata dagli dei con il dono di un sonno perpetuo. Appartenuta a Giulia Bartolini, figlia dello scultore Lorenzo, l'opera è entrata a far parte della collezione sul finire degli anni Sessanta dell'Ottocento, quando Giulia, a seguito del matrimonio con Cesare Fagnani Pani (1869), si trasferì da Firenze nel palazzo riminese, portando con sé diversi esemplari del patrimonio paterno, tra cui sculture, dipinti, stampe, disegni, cimeli, parte della biblioteca, taccuini e fotografie
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800686661
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario generale n. 221
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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