scene mitologiche

anfora,

L'insieme è composto da una coppia di anfore maggiori in maiolica istoriata di uguale dimensione e forma, raffiguranti scene mitologiche immerse in paesaggi campestri e bucolici: la stessa tipologia con anse serpentiformi color verde ramina (unite al corpo del vaso tramite mascheroni) cui si abbina una decorazione pittorica senza soluzione di continuità realizzata con una tavolozza di colori similare (il collo di entrambe le maioliche è blu cobalto). Le restanti 4 anfore, che ricalcano in forma minore e semplificata le precedenti, costituiscono un insieme dedicato al mito di Esculapio con storie della vita del protettore della Medicina (anfora 3: Esculapio allattato da una capra ed Esculapio adulto con i classici attributi; anfora 4: Esculapio consegnato al centauro Chirone per essere istruito ed Esculapio adulto con classici attributi; anfora 5: Esculapio visita una donna per risanarla ed Esculapio adulto con classici attributi; anfora 6: Esculapio riceve una donna per risanarla ed Esculapio adulto con classici attributi)

  • OGGETTO anfora
  • ATTRIBUZIONI Magrini, Tito (1839-1916): ceramista
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Contenitore fisico
  • INDIRIZZO via Matteotti, 15, Lugo (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’insieme costituito da 6 anfore da farmacia in maiolica istoriata con temi mitologici fa parte di un insieme unitario per tipologia e decorazione, in parte dedicato alle storie di Esculapio, semidio guaritore e taumaturgo. Una delle anfore, marcata con l'indicazione di responsabilità della manifattura bagnacavallese di Luigi Penazzi (1846-1905), riporta anche la sigla TM riconducibile al ceramista pesarese Tino Magrini (1839-1916), cui è attribuibile l'intero gruppo. Magrini, attivo presso la fabbrica Penazzi dal 1886, fu autore delle nuove produzioni artistiche della stessa manifattura che videro la luce entro il 1888, quando la ditta promosse a livello locale la realizzazione di "buone imitazioni di Pesaro" o del “figurato storico ad imitazione antica" delle celebri maioliche istoriate rinascimentali durantine o urbinati. La committenza delle anfore, destinate ad uso ornamentale, fu richiesta dalla famiglia Montanari, in quegli anni proprietaria della storica farmacia lughese “Mamante Fabri”, luogo originario di destinazione del nucleo di maioliche. L’insieme è passato nel 2018 dalla proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo all’avvocato Angelo Bartolotti, attuale proprietario
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800682220
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • ISCRIZIONI su di una delle 6 anfore - TM - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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