Ercole incoronato davanti alla Sapienza dalla Fama, dalla Fatica e dal Merito che scaccia il Peccato
dipinto,
Dipinto ad olio su tela montato su telaio ligneo ovale. Al centro dell'opera è visibile un rilievo di andamento longitudinale, probabilmente determinato dalla cucitura delle due tele che costituiscono il supporto della pittura
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano-romagnolo
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Negretti, Jacopo, Detto Palma Il Giovane (venezia, 1548/1550 - 1628)
Porta (salviati), Giuseppe (castelnuovo Garfagnana, 1520-venezia 1575)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Milzetti - Museo Nazionale dell'età neoclassica in Romagna
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Milzetti
- INDIRIZZO Via Giulio Cesare Tonducci, 15, Faenza (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Acquisito dalla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna, grazie alla donazione del prof. Alfonso Archi (2023), il dipinto ovale è stato restaurato e ricollocato al piano nobile di Palazzo Milzetti. Il soggetto iconografico, definito nei manoscritti faentini come Apoteosi di Ercole, è stato precisato da Anna Colombi Ferretti in 퐄퐫퐜퐨퐥퐞 퐢퐧퐜퐨퐫퐨퐧퐚퐭퐨 퐝avanti alla 퐒퐚퐩퐢퐞퐧퐳퐚, dalla Fama, dalla Fatica e dal merito che scaccia il Peccato (Colombi Ferretti 2021, pp. 37-38). La tela era stata venduta negli anni Trenta del Novecento e sostituita con un’altra raffigurante un Volo d’angeli, attribuita dubitativamente al pittore Alfredo Morini (1894-1984) (Vitali 2021, p. 6). L’identificazione dell’opera si deve a Marcella Vitali che nel 2015 ha riconosciuto il dipinto in collezione privata con il “quadro in tela nella volta di una delle anticamere rappresentante l’Apoteosi di Ercole” menzionato nell’atto di vendita del palazzo da Francesco Milzetti a Francesco Papiani di Modigliana nel 1808, e segnalato come “pittura del Palma” nell’inventario successivo di epoca Rondinini (cfr. Provvedimento di Tutela in allegato; Vitali 2021, pp. 6-13). Benché non siano ancora stati individuati documenti che testimonino la commissione e il momento dell’arrivo del dipinto a Palazzo Milzetti, è presumibile che l’opera si trovasse già nella dimora faentina allorché il conte Francesco Milzetti affidò l’incarico della decorazione neoclassica degli ambienti interni al pittore Felice Giani che vi lavorò dal 1802 al 1805. La scelta da parte di Giani di riutilizzare un’opera più antica, invece di dipingere una propria creazione, come fece in tutto il resto dell’edificio, fu con ogni probabilità dettata dal committente Francesco Milzetti. Giani rimpiegò la tela ponendola in opera nel 1804, come attesta un’iscrizione graffita sul soffitto, al centro della volta della sala, poi detta di Ercole, al piano nobile annessa al Salone d’Apollo e progettando, a completamento del ciclo iconografico, il fregio arricchito da Vittorie alate e dai tondi con le Fatiche di Ercole. Il tema sottolineava la possibilità per un uomo valoroso di ascendere alla perfezione attraverso le prove della vita e che ben si adattava agli ideali napoleonici cui aveva già aderito il conte Francesco. Il restauro condotto dalla ditta SOS Art di Bologna, ha consentito un’analisi approfondita dell’opera: già attribuita ad ambito veneto della seconda metà del ‘500, con la prospettata paternità di Palma il Giovane indicata nell’inventario ottocentesco citato, e in seguito con il riferimento al pittore Giuseppe Porta formulato da Anna Colombi Ferretti (2021, pp. 39-48), il dipinto mostra soluzioni proprie della seconda metà del Seicento, periodo caratterizzato dall’ampia ripresa del gusto neo-cinquecentesco veronesiano reinterpretato in chiave barocca. Caratteristiche di stile collocano l’opera in ambito emiliano-romagnolo: l’eleganza di stampo classicista dei putti e dei volti delle figure femminili rivelano l’adesione dell’autore ai modelli diffusi da Carlo Cignani, mentre ad un versante più barocco richiama l’intera composizione e in particolare i muscolosi e terragni corpi e volti maschili, primo tra tutti quello di Ercole
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800682219
- NUMERO D'INVENTARIO 23.M628-1.1
- ENTE SCHEDATORE Museo dell'età Neoclassica in Romagna - Palazzo Milzetti
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0