Bluebird CN7. automobile

installazione, post 1996 - ante 2003

Si tratta di un'opera realizzata con materiali leggeri, poliuretano espanso,e fiberglass Lunghezza 6 m (12 m. con il paracadute aperto). E' una rappresentazione rimodulata del veicolo di D. M. Campbell, che ha ottenuto nel 1954 il record di velocità sulla terra (648,9 km/h). Il modello-installazione, dotato di motore a getto e di paracadute, venne realizzato da Maurizio Mochetti appositamente per il Salone delle Guardie del Palazzo Ducale di Sassuolo in occasione della mostra monografica a lui dedicata nel 2003, intitolata Maurizio Mochetti (a cura di Germano Celant e Filippo Trevisani). L’opera riprende un progetto del 1996 e nasce dall’interesse che l’artista ha sempre manifestato per i fenomeni visivi prodotti dai meccanismi tecnologici sofisticati e per il movimento, espresso nelle sue forme più pure ed enigmatiche

  • OGGETTO installazione
  • MATERIA E TECNICA opera realizzata con telaio di metallo e materiali leggeri: poliuretano espanso, fiberglass
  • AMBITO CULTURALE Maurizio Mochetti, Bluebird Cn7
  • ATTRIBUZIONI Mochetti Maurizio (roma, 1940): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE GALLERIE ESTENSI
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
  • INDIRIZZO Largo Porta Sant’Agostino, 337 - 41121 MODENA, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Mochetti, autore originale e autorevole nel panorama dell’arte concettuale italiana, ha realizzato, con «Bluebird CN7», un lavoro significativo del suo percorso estetico. L’opera, ispirata al celebre prototipo a turbo reazione col quale Donald Campbell aveva superato i 650 km orari nei primi anni Sessanta, allude e gioca sui paradossi che infrangono le opinioni comuni. Germano Celant ha sottolineato, con estrema icasticità, il significato di un’opera che, tramite una sorta d’istantanea, rende «l’assoluto mobile di una cosa, il bolide» e ne «ripropone la relatività dell’immagine artistica che è fissaggio di attimi visivi in movimento […]. Una cristallizzazione stupefacente che tende a sconfiggere la sedentarietà dell’arte per renderla continuamente migrante». L’artista propone dunque – come abbiamo modo di osservare - un approccio di lettura smitizzante, ironico e giocoso della riproduzione di un’automobile da record - Bluebird CN7 - collocata nel Salone delle Guardie della «Delizia Estense» di Sassuolo. L’osservatore ha davanti un vero e proprio oggetto/ feticcio che, liberato dai vincoli della funzione, assume una straniante carica allegorica: il motore dell’auto più veloce del mondo romba, ma l’auto è ferma e con il paracadute aperto. Manca il movimento. Manca lo spazio della corsa. Mochetti ribalta così la comune percezione delle cose, adattando al linguaggio dell’arte la tecnica letteraria dell’ossimoro, un ossimoro fisico e concreto in cui l’idea della massima velocità raggiunta dall’uomo si cala nell’immobilità di un oggetto chiaramente musealizzato. L’auto, nella sua dimensione di scultura e oggetto d’arte, esalta la contraddizione fra moto e stasi, tra evocazione della referenza e ribaltamento del senso. La presenza dell’opera di un artista come Maurizio Mochetti (Roma, 1940), nella collezione delle Gallerie Estensi, rimanda alla mostra curata da Germano Celant e Filippo Trevisani (19 settembre -30 novembre 2003) nel Palazzo ducale di Sassuolo, una mostra che presentava, allora, una visione articolata ed organica del suo percorso creativo attraverso una selezione di venticinque opere, in un arco cronologico che andava dal 1966 al 2003. L’automobile/installazione, dotata di motore a getto e di paracadute, un’opera che potrebbe definirsi una scultura orizzontale e dinamica, venne realizzata appositamente da Mochetti per il Salone delle Guardie del Palazzo Ducale di Sassuolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA opere/oggetti d'arte contemporanea
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676923
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 17749
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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