altare di Costa Cesare (sec. XIX)

altare, 1859 - ca 1859

Altare in scagliola bianca e specchiature in finto marmo blu e rosso scuro. La parte anteriore poggia su un gradino più profondo in marmo bianco di Lessinia (angoli stondati); lo zoccolo è mistilineo, gli angoli sono sporgenti rispetto alla linea della base perchè sorreggono, su ogni lato, mensoloni a volute (due ogni lato) decorati a rilievo con foglie d'acanto, cherubini e palmette. La specchiatura frontale è decorata da una sottile cornice con agli angoli due riccioli e fogliette d'acanto; all'interno, su uno sfondo in finto marmo blu, è applicata una piccola croce greca raggiata, in ottone sbalzato, con i bracci terminati da un decoro trilobato. Sul piano dell'altare è stata fissata una lastra di marmo rosa aggettante. La parte posteriore, più larga, mostra ai lati due specchiature in finto marmo rosso scuro. I due lati poggiano su uno zoccolo in marmo rosa sopra una cornice in scagliola bianca; la stessa cornice completa la parte superiore. Sul piano d'appoggio è posato un gradino d'altare in finto marmo rosso con venature verdi, coronato da una cornice aggettante in scagliola bianca sorretta da piccole mensole bianche a volute decorate con foglie d'acanto

  • OGGETTO altare
  • MISURE Profondità: 98 cm
    Altezza: 107.5 cm
    Larghezza: 291 cm
  • ATTRIBUZIONI Costa Cesare (1801/ 1876): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare della cappella, così come il tabernacolo in esso incastonato, sono parte integrante dell'architettura e della decorazione dell'intero ambiente. Realizzato in scagliola a imitazione del marmo bianco con un inserto in lapislazzulo e croce dorata, l'altare non si discosta dalla cromia generale: il bianco è il medesimo degli stucchi, come il blu è un "tono su tono" rispetto all'azzurro della parete di fondo e ai cieli che si aprono dietro agli angeli e alle Virtù. Esattamente come gli altri elementi anche l'altare può essere stato disegnato da Cesare Costa o, forse, dal Malatesta; di certo questo richiamo di bianchi, blu e oro che rimbalza su ogni elemento della cappella contribuisce non poco a quell'impressione "profana" di salotto borghese che il nuovo ambiente, rettangolare come un salone da ballo, fece sorgere in più di un commentatore dell'epoca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800648879
  • NUMERO D'INVENTARIO 1091
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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