cenacolo

disegno preparatorio, ante 1611 - ante 1611

Disegno a penna, inchiostro bruno e acquerello grigio, su carta tinta quadrettata a matita nera. Nel foglio è rappresentata l'ultima cena, in un interno molto ristretto dove sono disposte le varie figure. Al centro Cristo indica un piatto con il pane sopra una tavola che occupa tutta la larghezza del foglio; intorno sono raffigurati gli Apostoli, ammassati uno sopra l'altro, mentre si guardano a vicenda. L'unico personaggio seduto davanti al tavolo è Giuda, a sinistra. Sullo sfondo una grande nicchia con catino, affiancata da colonne corinzie, sembra accogliere l'immagine di Cristo

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta quadrettata
    carta tinta/ penna
    carta filigranata
    carta tinta/ acquerellatura
    carta tinta/ inchiostro bruno
    carta tinta/ matita nera
  • ATTRIBUZIONI Trotti Giovan Battista Detto Malosso (attribuito): disegnatore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Tinti Giovan Battista
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta, 13A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Catalogo dei quadri e dei disegni dell’ex Galleria Sanvitale, compilata dall'Accademia nel 1834, cita il disegno al n. 37 "Cenacolo di Nostro Signore, schizzetto originale ad acquerello d'inchiostro di China su carta bianca di Gio: Batta Tinti". Inventariato nel manoscritto del 1938-39 e anni seguenti, conservato presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, con stato di conservazione discreto e proveniente dalla Galleria Sanvitale, 1834. L'Inventario conferma il riconoscimento al Tinti, così anche Corrado Ricci (1896). Il Di Giampaolo (1974, p. 19) menziona un’altra attribuzione fatta da Godi che assegna il disegno a Francesco Lucchi (Godi G. “Due disegni per due pale del Duomo di Fidenza: profilo del Chiaveghino e del Lucchi”, in: “Proposta”, I (1973), v. I, pp. 6-9). Il disegno è stato tradotto in pittura nella pala del Duomo di Fidenza (1611), siglata proprio dall’allievo del Trotti. Di Giampaolo non è convinto del nome, il disegno potrebbe far pensare ad uno schizzo preparatorio per il dipinto di Fidenza e la quadrettatura ad uno studio avanzato, la corrispondenza tra le due opere è palese; ma la grande qualità del foglio lo porta a prediligere il Malosso. Il Lucchi ha utilizzato lo studio preparatorio del maestro per ricopiarlo fedelmente nel dipinto, senza apportare grandi modifiche
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636343
  • NUMERO D'INVENTARIO 632
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI recto, in basso a sinistra - 632 - caratteri vari -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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