opere della Beata Stefana Quinzani. gentiluomini e donne genuflessi davanti ad una monaca

disegno, ca 1784 - ca 1784

Disegno tracciato forse a matita – di cui rimangono pochissime tracce – e interamente acquerellato a inchiostro bruno; le figure sono sottolineate in matita rossa e abbondantemente rilevate a biacca. La scena è ambientata in un interno; al centro una suora (domenicana?) ha il braccio destro alzato e tende la mano sinistra verso una donna in ricche vesti inginocchiata davanti a lei sulla destra del foglio; a sinistra di questo gruppo un uomo, anch’egli in ricche vesti seicentesche, è inginocchiato e si rivolge alle due donne. Dietro a questo gruppo altri gentiluomini e consorelle della monaca. Il foglio è incollato su un cartoncino di supporto tinto in marrone e contornato da un filetto dorato

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ acquerellatura
    carta bianca/ matita rossa
    carta bianca/ biacca
    carta bianca/ inchiostro bruno
  • ATTRIBUZIONI Muzzi Domenico (1742/ 1812)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bresciani Domenico (per Contesto, Ovvero Confronto Con Il Pendant)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta 13 A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In "la Regia Galleria di Parma" di Corrado Ricci del 1896 l'opera viene indicata con il titolo "Conciliazione o conversione di due sposi compiuta da una monaca" e assegnata, come il suo pendant che raffigura la “Morte di una monaca”, alla mano di Domenico Muzzi. E’ possibile che i due in vesti nobiliari, sebbene riviste con la moda del tempo e non con gli abiti in uso fra Quattrocento e Cinquecento come si sarebbe dovuto vedere ambientando la scena all’epoca della beata, siano i coniugi Federico Gonzaga e Isabella d’Este, con i quali la beata strinse una forte amicizia e che furono testimoni, avendola ospite, della sua partecipazione mistica alle sofferenze di Cristo nella giornata del Venerdì Santo, episodio del quale lasciarono una nota scritta. Nell'Inventario generale corrente i due disegni sono indicati come bozzetti di provenienza incerta. Il disegno in esame presenta un segno a matita rossa meno marcato rispetto all’altro foglio ma l’uso dell’acquerello, della biacca, l’impostazione e il trattamento delle figure sono in tutto paralleli rispetto all’altro foglio. In questo, tuttavia, non c’è nessuna correzione relativa all’attribuzione: i due disegni sono realizzati con la stessa tecnica, definita “pastosa” da Cirillo e Godi che, citandoli nel catalogo dei disegni della Biblioteca Palatina, li identificano come “Scene della Beata Stefana Quinzani” datandole al 1784 ca., e l’attribuzione dell’altro foglio (512-2) è stata rivista in favore del Bresciani da Mario di Giampaolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636231
  • NUMERO D'INVENTARIO 521-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul cartellino incollato sul passepartout, in basso a destra - DOMENICO MUZZI – Gentiluomini e dame/ genuflessi davanti a una monaca/ inv. n. 521/1/ a matita rossa [corretto in corsivo a penna blu: seppia], bistro e biacca su carta/ bianca [corretto in corsivo a penna blu: tinta] – cm. 21,9 x 19,4 - maiuscolo/ minuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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