deposizione

disegno preparatorio, post 1803 - ca 1810

Disegno su carta preparata con una stesura uniforme dello stesso inchiostro bruno usato poi con la penna e per le acquerellature; lumeggiature di biacca soprattutto nell’angolo in alto a destra e nell’angolo in basso a sinistra. Il foglio è incollato su un cartoncino beige di supporto e incorniciato da una filettatura dorata. Il disegno rappresenta la deposizione di Cristo dalla croce, collocata di scorcio in alto a destra, con il gruppo delle Marie dolenti presso il corpo di Cristo, un’altra figura femminile in basso a sinistra e un gruppetto di astanti in secondo piano a sinistra. Il disegno è quasi interamente ombreggiato con tratti di penna

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta preparata/ biacca
    carta preparata/ acquerellatura
    carta preparata/ inchiostro bruno
    carta preparata/ penna
  • ATTRIBUZIONI Martini Biagio (1761/ 1840): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta 13 A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sia l’Inventario generale sia il catalogo di Ricci riportano il disegno come opera di Biagio Martini e ne segnalano la provenienza dalla galleria Rossi Beccali. Il foglio in esame risente di una modalità di trattazione della materia e di una espressività non estranee alle opere di Giani: è probabilmente da collocare entro il primo decennio dell’Ottocento. Il soggetto fu trattato da Martini lungo circa quarant’anni della sua carriera ma, a dispetto della varietà delle proposte, è da riferire ad un’unica opera: il dipinto con la “Deposizione” per la chiesa di s. Caterina dei Cappuccini a Parma, commissionata nel 1803 dal Vescovo il quale, tuttavia, non riuscirà a vederla compiuta. La storia della commissione è riassunta nel Catalogo generale delle opere (pp. 26-27) nel quale viene pubblicato il bozzetto per la pala, ancora differente in modo consistente rispetto alla redazione finale: il bozzetto, verticale, centinato, ne fissa le proporzioni ma struttura una composizione affollata, di scorcio, intrisa di riferimenti all’arte del nostro Cinquecento e Seicento, di memorie romane, di violenze luministiche molto più vicine a quelle del disegno in esame che alla patina trattenuta che caratterizza la pala poi consegnata, dopo 37 anni dalla prima commissione, ai cappuccini parmensi. L’idea abbozzata nel disegno in esame ha davvero poco in comune con l’opera finale, se non il soggetto e la scelta di tagliare la composizione in diagonale ponendo la croce di Cristo sulla destra. Lo sviluppo in orizzontale, la scelta degli atteggiamenti delle figure, la scelta delle figure stesse, e ogni altro particolare differiscono da una pala trattenuta e austera, ma la gestazione fu appunto talmente lunga, testimoniata da altri disegni conservati nella Biblioteca Palatina, da non escludere definitivamente un contatto fra un’idea di rappresentazione – questa – e la sua redazione finale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636217
  • NUMERO D'INVENTARIO 514
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul cartellino incollato sul passepartout in basso a destra - BIAGIO MARTINI – Deposizione/ inv. n. 514/ a penna ed acquarello e gessetto su/ carta giallognola – cm. 32,5 x 46,3 - moderna - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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