Incontro di figura maschile e figura femminile

placchetta di cofanetto,

Lastrina di forma rettangolare e zoccolo di base liscio. La scena rappresenta un una figura maschile e una figura femminile che si incontrano. I personaggi sono resi di profilo su uno sfondo mosso e traforato, che accenna a un paesaggio, coronato di alberi lavorati a giorno, stilizzati ma ancora riconoscibili. Il personaggio maschile, che indossa una veste ricadente fino all'altezza dei polpacci, sta per cingere la vita del personaggio femminile, con veste lunga dalle maniche ampie e ricche di pieghe

  • OGGETTO placchetta di cofanetto
  • ATTRIBUZIONI Bottega Degli Embriachi (bottega): intagliatore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bottega Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
  • LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La placchetta costituiva, insieme ad altre undici presenti nella stessa collezione ravennate, un elemento decorativo di un cofanetto. Appartiene per stile, iconografia e tecnica esecutiva alla produzione di botteghe operanti nell'Italia settentrionale. L'intaglio non presenta particolari caratterizzazioni e lo schema figurativo è molto generico e ampiamente ripetuto. Questa serie di dodici pezzi (probabilmente quattordici, considerando anche due placchette angolari) ben rappresenta il primo momento di quel processo di semplificazione che interessò larga parte della produzione embriacesca, e che diede origine ad una grande quantità di prodotti sempre più schematici e meno curati. Caratteristica di questa produzione è l'abbandono dell'intento illustrativo: il racconto della leggiadra favola viene sostituito dapprima con la semplice presentazione di una generica vicenda amorosa, suggerita, come in questo caso, tramite una serie di incontri tra personaggi maschili e femminili; viene inoltre eliminato ogni minimo spunto narrativo limitandosi ad accostare, a puro scopo ornamentale, coppie di figure, ormai così schematiche da apparire perfettamente uguali. Una caratteristica quasi costante di questo gruppo eterogeneo sembra essere la presenza di figure, in prevalenza femminili, armate di clava e di scudo, collocate agli angoli dei cofanetti: si tratta di raffigurazioni simboliche di Virtù, anch'esse una forma di semplificazione rispetto alle più complesse raffigurazioni allegoriche che compaiono sui coperchi dei più ricchi esemplari ottagonali. La datazione di questo tipo di oggetti e la loro attribuzione è sempre stata problematica, a causa della presenza di molto materiale scadente, e di infinite piccole varianti iconografiche e stilistiche associate tra loro in maniera sempre diversa. Gli studi più recenti tendono a riportare questo genere di materiai, almeno la parte più coerente, all'attività stessa della bottega di Baldassarre, nell'ambito della quale rappresenterebbero una produzione minore e meno costosa, ma parallela a quella degli oggetti più complessi e raffinati (E. Merlini, "La 'Bottega degli Embriachi' e i cofanetti eburnei fra trecento e quattrocento: una proposta di classificazione", in "Arte Cristiana", n. 727 (1988), pp. 267-282). In ogni caso, la loro datazione non dovrebbe superare il primo decennio del secolo, che segna almeno l'esaurimento, se non l'effettiva fine, della bottega stessa. Ebbene, se gli esemplari più curati rispondono bene a questo tipo di attribuzione, mentre l'attribuzione degli oggetti maggiormente ripetitivi e meno curati resta molto più problematica, anche perché non esiste alcuna certezza sulla presenza o meno di botteghe minori contemporanee a quella di Baldassarre. Nessun elemento determinante segna l'esaurirsi effettivo della produzione embriacesca e il passaggio ad ateliers che abbiano effettuato lavori di imitazione, e le poche varianti iconografiche e di costume, spesso compresenti nell'ambito dello stesso oggetto, non offrono appigli per una distinzione precisa. In ogni caso, si può affermare quasi con certezza che questa produzione non oltrepassi il primo quarto del secolo, perché non vi appare nessuna delle caratteristiche iconografiche e decorative che vengono introdotte dopo questa data. La placchetta appartiene a una serie - purtroppo avulsa dal proprio cofanetto originario - in cui l'intaglio è ancora curato, i costumi diversificati per variare la monotonia dello schema di base, gli sfondi ancora riconoscibili; quindi, se non con assoluta certezza, si può attribuire con ottima probabilità alla bottega di Baldassarre stesso
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635534
  • NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1042
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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