allegoria della Vittoria come aquila
monumento ai caduti a tempietto
post 1922/11/17 - 1926/06/13
Roncaglia Aldo (1886/ 1954)
1886/ 1954
Il Monumento di San Felice è costituito da una sorta di facciata monumentale addossata alle case retrostanti; da questa parete sporge una esedra che si allunga verso la piazza della Rocca. Nella parete di fondo dell’esedra, al centro, è una lapide con il bollettino della Vittoria firmato da Diaz, attorniata dalle altre lapidi che recano i nomi dei caduti sepolti nella cripta. Pur portando i segni dell’epoca fascista anche nell’apparato decorativo – spiccano ai lati dell’esedra due aquile - e richiamando chiaramente elementi architettonici della tradizione classica. Il calcestruzzo armato rende l’impressione di un materiale lapideo
- OGGETTO monumento ai caduti a tempietto
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MATERIA E TECNICA
cemento armato/ intonacatura
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ATTRIBUZIONI
Roncaglia Aldo (1886/ 1954): progettista
- LOCALIZZAZIONE Piazza della Rocca
- INDIRIZZO Corso Mazzini, San Felice sul Panaro (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai Caduti di San Felice è costituito da una sorta di facciata monumentale addossata alle case retrostanti. Pur portando i segni dell’epoca fascista anche nell’apparato decorativo -spiccano ai lati dell’esedra due aquile- e richiamando chiaramente elementi architettonici della tradizione classica, se pure rivisti, il mausoleo non è un’opera nata con la sola finalità della propaganda, ma fu voluto e costruito con l’intento di dare forma al dolore collettivo. Il calcestruzzo armato, utilizzato per dare l’impressione di un materiale lapideo, richiederebbe oggi un intervento importante di restauro, consolidamento statico e pulitura per togliere i segni del tempo, dell’umidità e dell’erosione. Nel 1921 il Comitato per l’erezione di un Monumento ai Caduti di guerra di San Felice chiese un’area pubblica su cui erigere l’opera e il Comune concesse il terreno sul piazzale della Rocca, in posizione centrale rispetto al paese. Il Comitato chiese il permesso, alla Diocesi di Modena, di costruire il nuovo edificio vicino all'ex Oratorio del Rosario, addossato alla parete di levante. I fondi iniziali furono raccolti con sottoscrizione pubblica. Il 17 novembre 1922 il Comitato stipulò un contratto con la Società Anonima Cooperativa Muratori di San Felice per realizzare il progetto elaborato dall’architetto di San Felice, Aldo Roncaglia. Il capo dell’Ufficio Tecnico comunale si impegnò a finire i lavori entro 240 giorni lavorativi dalla data del contratto, ma una serie di problemi, non ultimo la mancanza di fondi, fecero slittare la consegna. Infatti, nonostante l’organizzazione di eventi e veglioni di beneficenza per raccogliere denaro, il Comune dovette versare una parte consistente del denaro necessario per ultimare l’opera. L'inaugurazione avvenne il 13 giugno 1926. Il monumento di San Felice è il più grande fra quanti sono stati costruiti fuori dalle aree cimiteriali e dalle Certose monumentali. Il 27 maggio 1934 avvenne l’effettiva traslazione delle salme dei soldati e il monumento acquisì le caratteristiche di un mausoleo. Oggi ospita le salme dei 19 abitanti di San Felice C caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, ma anche i resti di alcuni dei soldati che, al termine della Prima Guerra, furono trasportati dai campi di prigionia al centro di raccolta di Mirandola e qui perirono. Nella stessa cripta furono poi sepolti anche i soldati caduti in altri conflitti, come ci ricordano le lapidi aggiunte. Bibliografia: I. Remondi, C. F. Tedoro, Aldo Roncaglia, 1995, pp. 17-21; A. Calanca, P. Gennari, Le cartoline di San Felice sul Panaro, 2005, pp. 205-213; D. Calanca, Ad essi la luce perpetua. Il monumento ai Caduti di San Felice sul Panaro”, in “Quaderni della Bassa Modenese”, n. 49, 2006, pp. 5-20. Fonte Archivistica: Archivio Curia Arcivescovile di Modena, "Documentazione Parrocchiale - S. Felice sul Panaro - 2", fasc. 128, n. 58. Sitografia: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/49/445; www.gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2011/03/24/news/san-felice-si-sgretola-il-grande-mausoleo-di-86-giovani-vittime
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634414
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI parete di fondo dell'esedra, in alto - A MEMORIA IL POPOLO NEL MCMXXVI - capitale - a caratteri applicati -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0