allegoria della Patria

monumento ai caduti a cippo 1923/03/18 - 1924/06/29
Orsoni Arturo (notizie Prima Metà Sec. Xx)
notizie prima metà sec. XX

Il monumento è situato nel centro storico del paese, nello spazio antistante l’ex palazzo comunale, in fondo a una piazza compresa tra strade di scorrimento. Attualmente si compone di un basamento a gradoni in pietra e di un elemento parallelepipedo in marmo, da cui s’innalza una lunga asta preposta a issare la bandiera nazionale

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    pietra di Rezzato/ incisione
    pietra di rezzato/ scultura
    pietra/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Orsoni Arturo (notizie Prima Metà Sec. Xx): scultore
  • LOCALIZZAZIONE piazza
  • INDIRIZZO Piazza Martiri della Libertà, Bentivoglio (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera in origine aveva un aspetto diverso. Una fotografia degli anni Trenta mostra il manufatto celebrativo di fronte a una fontanella disposta rasente via Marconi, circondata da un cancello in ferro battuto, con fasci littori nei quattro angoli del piedistallo e una statua bronzea sulla sommità. Gli elementi bronzei, e la scultura che raffigurava una giovane donna coronata simbolo dell’Italia, furono probabilmente rimossi e fusi nei primi anni Quaranta per fabbricare armi, così come avvenne alla Vittoria alata del monumento di San Giorgio di Piano. L'opera fu realizzata a partire dal 18 marzo 1923 contestualmente a un parco in onore dei caduti, per impulso del Comitato pro Monumento e Viale della Rimembranza presieduto dal sindaco Calori (composto da Giovanni Ercole Direttore didattico, Dott. Annibale Belvederi Presidente sezione Combattenti, Serafino Zoni Segretario politico del Fascio di Bentivoglio, Rinaldo Bersani per il Sindacato Mandamentale Agricoltori, Antonio Baviera Segretario Sindacati riuniti sostituito dal nuovo segretario Giorgio Zimola il 25 Marzo 1924, Adolfo Fini Segretario dei Sindacati Coloni). Il Comitato, in assenza di sufficiente terreno pubblico per il parco, chiese e ottenne dall’Amministrazione della Donazione Pizzardi la cessione di una striscia di terra larga 9 metri, a sud dell’area di proprietà municipale. Lì, come conferma un disegno conservato nell’Archivio Storico Comunale, vennero poste le 106 piante (ligustri del Giappone) acquistate dai fratelli Sgaravatti di Saonara (Padova), in memoria dei bentivogliesi caduti in guerra. Il monumento fu invece collocato nell’area a nord del palazzo pubblico. Esso fu commissionato allo scultore Arturo Orsoni (Budrio 1867 - Budrio 1928), già autore delle opere ai caduti di S. Giorgio di Piano nel 1922 e di Baricella nel 1923. L’artista si servì per le decorazioni di lastre di marmo Rezzato, battute a martellina, e di bronzo. Su suo disegno furono realizzati anche la statua fusa dalla fonderia Brighenti di Bologna, la cancellata in ferro e i sedili di granito agli angoli della piazza e lungo il viale. Il costo del progetto superò la somma di L. 40.000. Dalla corrispondenza tra Orsoni e il sindaco Calori si evince che allo scultore furono pagate L. 20.000 per il bozzetto scala 1/10; alla ditta Brighenti L. 15.800 per epigrafi e statua; infine, L. 3.000 per i sedili. La spesa, sostenuta dal Comitato in forza delle sottoscrizioni pubbliche, comprese un contributo del Municipio di L. 2000. L'opera fu inaugurata domenica 29 giugno 1924, alla presenza di rappresentanze dei comuni di Bologna e della Provincia e di esponenti del Fascio. La cerimonia si protrasse dalle 15.00 del pomeriggio a sera, comprendendo il ricevimento delle autorità, l’inaugurazione del Viale della Rimembranza e del monumento, la distribuzione di distintivi e medaglie agli orfani e vedove dei caduti, il canto di inni patriottici da parte degli alunni delle scuole, il concerto sinfonico della Banda Felsinea di Bologna e la vendita di cartoline. In serata il paese fu illuminato ‘alla veneziana’ e la ditta Mazzanti & C. di Bologna curò l’accensione straordinaria di luci sulla facciata del palazzo comunale. Bibliografia: E. Pancaldi, L. Generali, I braccianti navigatori del Navile, Bentivoglio 2011, p. 113. G. Bertagnoni, Bentivoglio, Il Novecento e le sue guerre, Bologna 2004, p. XIV. Documentazione d'archivio: ASC Bentivoglio, Indice delle deliberazioni della Giunta Comunale, Comune di Bentivoglio, anno 1923-1927. ASC Bentivoglio, 'Carteggio Amministrativo', anno 1924 (Categoria 9-15), fascicolo Comune di Bentivoglio/ Anno 1924/ Categ. VIII/ Leva e Truppe. Sitografia: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/46/539 http://certosa.cup2000.it/chiostro/persone.php?ID=484012
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800577416
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI lapide frontale - GUERRA MCMXV MCMXVIII/ -/ ALLA PATRIA DIEDERO/ IL LORO SANGUE/ AI POSTERI L’ESEMPIO/ -/ BENTIVOGLIO MCMXXIV/ - - capitale - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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