Napoleone Bonaparte imperatore

scultura, 1804 - ante 1814

Busto in marmo, a tutto tondo, di Napoleone Bonaparte imperatore. L'imperatore viene rappresentato nelle vesti indossate durante le sua incoronazione a imperatore dei Francesi

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Musei
  • INDIRIZZO largo Sant'Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera costituisce un nobile esempio della ritrattistica napoleonica “da parata”. L’iconografia appare desunta dal noto “Ritratto di Napoleone Bonaparte imperatore” dipinto da François Gerard, allievo di David e pittore ufficiale di casa Bonaparte (Museo di Versailles). Il marmo, infatti, fissa Napoleone nelle vesti indossate durante la sua incoronazione a imperatore dei Francesi avvenuta nella cattedrale parigina di Notre-Dame il 2 dicembre del 1804, alla presenza di papa Pio XII. L’elemento di stile più perentorio risulta l’acutezza, anzi l’acribia con cui è restituita la differenziata qualità materica delle vesti e degli accessori. A tanto impegno imitativo del dato reale fa riscontro l’interpretazione idealizzata della fisionomi del ritratto: levigatissima la superficie del volto, decantati i tratti più individualizzanti, privo l’occhio della pupilla, come per accrescere il distacco del personaggio dalla realtà umana e contingente per conservarlo alla gloriosa dimensione della storia. La stessa acconciatura “alla brutus” sembra ancor più nobilitare le sembianze di Napoleone, trasportandole in una sfera eroica mediante il richiamo alla statuaria romana. Nell’assenza di dati documentari, mentre appare senz’altro praticabile l’ipotesi di una datazione del marmo in esame agli anni dell’impero napoleonico, risulta problematica un’attribuzione non solo a una determinata personalità d’artista, ma anche a un preciso ambito operativo; infatti, simile statuaria celebrativa doveva essere esposta in ogni pubblico ufficio dei territori sottomessi all’autorità francese. Varrà anzi ricordare come, nell’area stessa degli Stati già estensi, l’Accademia di Carrara crescesse in rinomanza sotto il principato di Elisa Bonaparte Baciocchi, anche per la riproduzione, pressoché meccanica e seriale, di busti di Napoleone, resa più agevole dalle macchine a pantografo e da una prassi lavorativa protoindustriale (cfr. Haskell, Penny 1984, p. 151; Farioli 1995, p. 9)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800439252
  • NUMERO D'INVENTARIO 568
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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