Ritratto di Leonardo Salimbeni
dipinto,
1849 - post 1849
Manzini Luigi (maniera)
1805/ 1866
Ritratto di uomo a mezza figura in abito nero con camicia bianca con fiocco al collo e panciotto scuro. Al petto porta una coccarda bianca con medaglia dorata con aquila (medaglia del collegio). Poggia il braccio sinistro sullo schienale di una sedia posta sulla destra, su cui si vede anche un violino. Nella mano destra tiene un libro aperto. Sulla sinistra, accanto al personaggio, un tavolo su cui sono riposti alcuni documenti con disegni, un set da scrittoio con due penne bianche e alcuni libri. Sullo sfondo a destra, oltre un parapetto con colonna si vede un'apertura su di un paesaggio montano. In semplice cornice di legno laccato
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 117 cm
Larghezza: 88 cm
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ATTRIBUZIONI
Manzini Luigi (maniera): pittore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
ambito modenese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
- INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Leonardo Salimbeni nacque a Modena nel 1829 da una famiglia nobile di tradizioni liberali. Frequentò il collegio S. Carlo tra il 1840 e il 1849, anno in cui ottenne anche il principato nell'accademia di scienze. Incerta è invece, in questi anni giovanili, la sua partecipazione all’Accademia dei Dissonanti per quanto anni più tardi ne sarà eletto Segretario Generale. S'iscrisse poi all'università e si laureò in ingegneria. In seguito si trasferì a Torino per perfezionarsi sotto la guida dello scienziato Pietro Paleocapa, cui era legato anche da vincoli famigliari. Ritornato a Modena, si sposò e si dedicò all'amministrazione del proprio patrimonio. Fu consigliere comunale di Modena e sindaco a Nonantola. Nel 1859 fu nominato da Farini direttore dei telegrafi: Leonardo Salimbeni accettò l'incarico, ma non lo stipendio. Il 16 marzo 1868 nella Sala del Circolo cittadino di Modena tenne una lezione popolare sull’argomento, pubblicandone poi il testo corredato da sei incisioni nella collana “La scienza del popolo” stampata a Milano dall’editore Treves.Favorì l'annessione dell'Emilia alla monarchia di Savoia e nel 1864 fu eletto deputato nel collegio di Mirandola, ove sedette a destra. Votò contro l'abolizione della pena di morte, a favore del trasferimento della capitale da Torino a Firenze e a favore della Convenzione del 15 settembre 1864, ovvero l’accordo diplomatico, stipulato a Fontainebleu, fra il regno d’Italia e il secondo impero di Napoleone III. Negli anni Settanta dell’Ottocento venne eletto Segretario Generale della Reale Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena. Tradusse in italiano l'opera di Darwin e fu autore di numerose pubblicazioni, fra le quali ricordiamo: "Sulla eterogenia"; "Lettere ad Achille Menotti"; "Ricordi". Morì nel 1889. Il suo ritratto, databile alla metà del XIX secolo, è della stessa mano almeno degli invv. 0129 (GIuseppe Cugini, post 1852), 0190 (Giovanni Campi, post 1856) e 0316 (Achille Tacoli, post 1847) e, forse, dei nn. 0308 (Giuseppe Rovighi, post 1847), 0304 (Luigi Ghirelli), 0327 (Giacomo Marchisio, post 1855), 0520 (Onorio Giacobazzi, post 1848), 0311 (Federico Tacoli) e, di altri ritratti riconducibili però con margini di incertezza alla stessa mano: prove di un docente interno molto vicino ai modi di Luigi Manzini
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438915
- NUMERO D'INVENTARIO 0197
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI in basso - IL N.U. SIG. R CONTE LEONARDO SALIMBENI / PRINCIPE DI SCIENZE L'ANNO 1849 - lettere capitali - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0