Ritratto di Francesco Naro

dipinto, 1763 - post 1763

Ritratto di uomo a mezza figura, volto quasi di profilo verso destra, con parrucca grigia, giacca nera da cui fuoriescono i polsini bianchi della camicia e il colletto bianco. Sul petto si intravede un fiocco rosso che regge una medaglia tonda di cui però non si distingue altro; tra le mani tiene un libro appoggiato sul tavolo e, sempre sul tavolo, poggiano altri due libri. Privo di cornice

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 126.5 cm
    Larghezza: 95 cm
  • ATTRIBUZIONI Vannulli Girolamo (maniera): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il marchese Francesco Naro nacque a Roma ed entrò al S. Carlo di Modena nel 1752 per compiervi regolare corso di studi. Era fratello di Benedetto, già collegiale a sua volta e poi cardinale. Nel 1763 è attestato come principe di belle lettere nell'accademia interna al collegio. Nel frattempo la madre, la Principessa Ruspoli, si era recata a Vienna per chiedere all’Imperatrice viennese di potere assicurare il giovane Francesco alla sua protezione. Tornata a Roma, attese a lungo una risposta ufficiale finché nel 1763 giunse da Vienna per lei il riconoscimento sotto forma di titolo di Dama della Crociera e, nella lettera autografa dell’Imperatrice, l’invito a mandare Francesco nel Collegio Teresiano. Così Francesco, ormai ventenne, venne prelevato dal Collegio modenese e instradato direttamente a Vienna per diventare, praticamente adulto, convittore anche nella città austriaca. Vennero in questo modo disattese le sue speranze di entrare all’Accademia militare. Tornato in Italia Francesco sposò, nel 1750, Porzia, figlia ed erede del Marchese di Montoro Giovanni Chigi e di Maria Virginia Patrizi ed ereditò così il cognome Patrizi che antepose al proprio per necessità di successione. A Roma Francesco divenne vessillifero del papa, ovvero colui che era deputato a portarne le insegne. Il ritratto è stato schedato una prima volta da Ragghianti che vi ha riconosciuto una mano molto affine a quella di Antonio Consetti; tuttavia una analisi dell’intero corpus di ritratti eseguiti fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del Settecento porta piuttosto ad identificare l’autore in una personalità diversa, più definita e meno algida, capace di un dialogo differente con il ritrattato e con lo spettatore, caratteristiche più affini all’ambito di Girolamo Vannulli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438816
  • NUMERO D'INVENTARIO 0363
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - SIG. M(ARCHE)SE FRANCESCO NARO/ ROMANO PRINCIPE DI LETTERE/ L'ANNO 1763 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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